Nuovo Btp Futura fa cilecca: raccolti solo 3,27 miliardi, mai così male
Si conclude senza sussulti la quarta emissione del BTP Futura, titolo di Stato dedicato esclusivamente ai risparmiatori retail ed i cui proventi finanziano gli interventi adottati nel corso dell’anno per la ripresa economica dell’Italia. Il BTP Futura atto IV segna adesioni al minimo di sempre, ben sotto i livelli delle precedenti emissioni.
La cinque giorni di collocamento del BTP Futura si è chiusa con 91.273 contratti conclusi a fronte di un importo emesso pari a 3.268,240 milioni di euro, che coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso le due banche dealer Intesa Sanpaolo e Unicredit (co-dealer Banca Akros e Banca Sella).
Un riscontro decisamente deludente sia rispetto alla terza emissione di Btp Futura che lo scorso aprile raccolse 5,48 miliardi, sia rispetto ai primi due collocamenti (6,13 mld il primo e 5,7 mld il secondo).
Inflazione e rischio tassi frena le famiglie
Nonostante la montagna di liquidità sui conti correnti (negli ultimi mesi la massa di risparmi non investiti degli italiani ha superato per la prima volta quota 2.000 miliardi), i risparmiatori italiani si sono mantenuti alla larga dal nuovo BTP Futura e un motivo è certamente da cercare nel mutato scenario economico con l’impennata del’inflazione che mette in apprensione rendendo meno conveninente tenere capitale parcheggiato per molto tempo (il nuovo BTP Futura ha durata 12 anni) proprio mentre le pressioni inflattive sono in crescita e aumentano le probabilità che la Bce aumenti i tassi in futuro.
La durata di 12 anni, più breve rispetto all’ultima emissione che aveva durata 16 anni (le prime due invece avevano durata 10 e 8 anni) e la conferma del dopio premio fedeltà non sono quindi bastate ad attirare le attenzioni degli investitori retail.
Tassi cedolari rivisti al rialzo
Per il titolo con godimento 16 novembre 2021 e scadenza 16 novembre 2033, il Tesoro ha fissata la serie dei tassi cedolari annui nominali definitivi, rivedendo al rialzo il tasso dal 5° all’8° anno di vita del titolo al fine di tener conto dell’evoluzione delle condizioni di mercato. Pertanto, i tassi cedolari definitivi saranno pari rispettivamente a 0,75% per i primi quattro anni, 1,35% per i successivi quattro anni e 1,70% per i restanti quattro anni di vita. Il regolamento dell’operazione si terrà lo stesso giorno del godimento del titolo.
BTP Futura, le caratteristiche
Il BTP Futura presenta cedole nominali semestrali calcolate sulla base di tassi prefissati e crescenti nel tempo (il cosiddetto meccanismo step-up).
E’ previsto un doppio premio fedeltà: alla fine dei primi otto anni di vita del titolo l’investitore che avrà detenuto il BTP Futura sin dall’emissione avrà diritto a un premio intermedio pari al 40% della media del tasso di crescita del Pil nominale registrato dall’Istat nei primi otto anni di vita del titolo, con un minimo dello 0,4% del capitale investito, fino ad un massimo dell’1,2%.
Alla scadenza finale (dopo i successivi quattro anni), agli investitori che avranno continuato a detenere il titolo senza soluzione di continuità dall’emissione fino alla scadenza, verrà corrisposto un premio finale che includerà due componenti: la prima pari al restante 60% della media del tasso di crescita del Pil registrato nei primi otto anni del titolo; la seconda pari al 100% della media del tasso di crescita del PIL registrato dall’Istat dal nono al dodicesimo anno.