Pagamenti cashless ancora in crescita in Italia
Pagamenti cashless ancora in crescita in Italia. Nel corso del 2016, confermando la tendenza già in atto negli ultimi anni, il numero dei pagamenti effettuati con strumenti diversi dal contante a livello nazionale è cresciuto del dell’8,7 per cento. È quanto emerge dalla 15esima edizione dell’Osservatorio sulle carte di credito realizzato da Assofin, Crif e GfK.
Una crescita sostenuta dalle carte di debito. L’Osservatorio Assofin-CRIF-GfK ha infatti messo in evidenza che l’anno scorso c’è stato un elevato utilizzo di carte di debito, con un aumento del numero di carte in circolazione del 6,6% rispetto al 2015. In significativa crescita sia gli importi complessivi, sia il numero di operazioni effettuate. In rallentamento, invece, la crescita delle carte prepagate, soprattutto sul numero di carte in circolazione, probabilmente legato ad una maggiore maturità del prodotto. Tradotto in numeri: nel 2016 il numero delle carte prepagate ha mostrato una crescita del 3,7% rispetto al +12,8% registrato nel 2015.
I volumi complessivi sono risultati sostanzialmente stabili, registrando una variazione pari a +0,7%. A questo corrisponde una diminuzione dell’importo medio transato annuo, pari a 1.505 euro, rispetto ai 1.625 euro del 2015, proseguendo col trend negativo iniziato nel 2011.
Se si analizza il livello di rischiosità del comparto delle carte di credito lo scorso maggio emerge un tasso di sofferenza pari all’1,8%, in ulteriore diminuzione rispetto al 2,3% registrato nel 2016. “Questo dato si inserisce in un trend di progressivo contenimento del rischio di credito osservato in questi ultimi periodi sia nel segmento retail che in quello corporate”, si legge nello studio. La contrazione del tasso di sofferenza è diffuso in tutte le macroaree del Paese con miglioramenti più consistenti per il Sud e Isole.
Le novità con l’avvento della direttiva PSD2
Il mondo dei pagamenti si prepara ad entrare in una nuova era. A partire dal prossimo 13 gennaio entrerà in vigore la direttiva PSD2 che si inserisce nell’ambito degli interventi di modernizzazione del quadro legislativo del mercato europeo dei pagamenti al dettaglio, volti a sviluppare sistemi di pagamento elettronico sicuri, efficienti, competitivi e innovativi per consumatori e imprese. Nello specifico, nasce dalla duplice esigenza di garantire, da un lato, una maggior tutela per gli utilizzatori dei servizi di pagamento e, dall’altro, dare certezza del quadro normativo da applicare ai nuovi market players – le cosiddette Terze Parti – regolamentandoli nella categoria degli istituti di pagamento.
L’osservatorio mette in evidenza, tra i principali interventi normativi, l’aggiunta alla lista dei servizi di pagamento tradizionali di tre nuovi modelli operativi: i “Payment Initiation Service Provider”, gli “Account Information Service Provider” e i “Card Issuer Service Provider”, che potranno essere offerti non solo dagli operatori tradizionali del mondo finanziario, ma anche da nuovi potenziali attori quali, ad esempio, le Fintech.