Paniere Istat 2018: addio al Canone Rai e alla cabina telefonica, più frutta esotica con mango e avocado
Fuori il canone Rai e la cabina telefonica, dentro il mango, l’avocado e la lavasciuga. Come ogni anno l’Istat ha rivisto, adeguandolo all’evoluzione nelle abitudini di spesa degli italiani, l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento della rilevazione dei prezzi al consumo, aggiornando contestualmente le tecniche d’indagine e i pesi con i quali i diversi prodotti contribuiscono alla misura dell’inflazione.
Chi arriva e chi va: come cambiano le abitudini di spesa cambiano
Agli italiani piace sempre più la frutta esotica e dicono addio nell’era degli smartphone a un simbolo del passato, come la cabina telefonica. Ingressi ed uscite che fotografano l’evoluzione nelle abitudini di spesa. E così fanno il loro ingresso avocado e mango che, insieme all’Ananas (in rilevazione già da alcuni anni), compongono l’aggregato di prodotto frutta esotica. Dentro nel paniere anche la lavasciuga, il robot aspirapolvere e fanno il loro ritorno anche i vini liquorosi. Fuori dal paniere il servizio di telefonia pubblica e il canone Rai, che ora si paga attraverso la bolletta elettrica e non più legata all’acquisto di un servizio (e come tale, quindi, non ricompresa nel dominio di riferimento dei consumi delle famiglie). E gli italiani guardano a una tecnologia più evoluta quando si parla di musica e dicono addio anche al lettore Mp4.
Nel paniere utilizzato nel 2018 per il calcolo degli indici Nic (per l’intera collettività nazionale) e Foi (per le famiglie di operai e impiegati) figurano 1.489 prodotti elementari (1.481 nel 2017), raggruppati in 920 prodotti, a loro volta raccolti in 404 aggregati. Dall’Istat segnalano che la principale novità del 2018 è l’utilizzo dei prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data) dei beni per la cura della casa e della persona, provenienti dalla grande distribuzione organizzata (Gdo) del commercio al dettaglio (ipermercati e supermercati).
Più in generale l’Istat segnala che l’aumento del peso di trasporti e servizi ricettivi e di ristorazione a cui si contrappone il calo di quello dell’istruzione. La divisione di spesa prodotti alimentari e bevande analcoliche continua ad avere il peso maggiore nel paniere (16,51%), seguita da trasporti (14,67%), servizi ricettivi e di ristorazione (11,74%) e abitazione, acqua, elettricità e combustibili (10,80%).
Codacons: positivo aumento peso per trasporti, voce inciso maggiormente su spesa famiglie nel 2017
“Riteniamo molto importante soprattutto l’aumento di peso all’interno del paniere attribuito alla divisione di spesa “Trasporti”, perché proprio per i trasporti si è registrata nel 2017 una stangata a danno delle famiglie, che hanno speso mediamente 110 euro in più per gli spostamenti”, spiega il presidente dell’associaizone Carlo Rienzi. Ancora insufficienti, secondo il Codacons, le ponderazioni relative ad Alimentari e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, il cui peso all’interno del paniere andrebbe incrementato ulteriormente per renderlo attinente alle spese e alle abitudini degli italiani”.
“La variazione dei pesi è ancora più importante e delicata dei beni che entrano ed escono dal paniere, perché proprio su tali pesi si basa il calcolo dell’inflazione e, quindi, le scelte economiche che interessano milioni di cittadini”, conclude Rienzi.