Pensioni, nuovo scontro governo-Inps. Boeri: “Con quota 100 forte aumento spesa”
Nuovo capitolo dello scontro tra il presidente dell’INPS Tito Boeri e il governo impegnato con la legge di bilancio. In una lunga intervista al Corriere della Sera, il numero uno dell’Istituto nazionale di previdenza sociale ha confermato quante detto più volte in diverse occasioni in merito a quota 100, l’accesso alla pensione in anticipo a 62 anni di età e 38 di contributi, ossia che la misura comporta un forte incremento di spesa.
Boeri su quota 100: forte aumento della spesa previdenziale
“Il governo ci ha chiesto delle simulazioni e ne abbiamo fatte tantissime” sottolinea Boeri. “Tutte implicano per forza che ci sia un forte incremento della spesa nei primi anni: all’inizio c’è un grande gruppo di persone che entra a carico del sistema pensionistico e ogni anno se ne aggiungono altre che maturano i requisiti, dunque la spesa non può che aumentare” ha precisato il presidente dell’Inps. Alla domanda sulla possibilità di creare delle finestre Boeri è chiaro. “Sarebbe un modo di ritardare la pensione senza dirlo e può generare risparmi il primo anno ma non il secondo, quando l’effetto di contenimento viene meno. Insomma in tutti gli scenari con 62 anni di vecchiaia e 38 di anzianità contributiva viene fuori una crescita della spesa nel tempo”. Boeri sottolinea poi come avendo sollevato il problema delle risorse al governo, la risposta, a suo dire, è stato di aver ricevuto “solo aggressioni verbali e tentativi di screditarmi”. “Spetta all’Inps segnalare per tempo potenziali violazioni del patto intergenerazionale di cui è garante: le persone mi fermano per strada e mi chiedono se le loro pensioni verranno pagate” continua il numero uno dell’Inps. “Non vogliamo fare da parafulmine per reazioni a promesse non mantenute. I nostri dipendenti negli uffici territoriali subiscono quotidianamente aggressioni al punto che, Salvini lo sa bene, abbiamo dovuto chiedere di rafforzare la sorveglianza davanti alle sedi”.
Sul reddito di cittadinanza, Boeri sottolinea che anche in questo caso come per quota 100 su richiesta del governo, sono stati sviluppati vari scenari e alcuni anche compatibili con la dotazione in legge di bilancio. Una cosa in particolare chiede Boeri: “Spero che ci diano gli strumenti per impedire abusi, compreso l’accesso all’anagrafe dei rapporti finanziari. Il problema è che neanche qui abbiamo un articolato e non si stanno discutendo gli aspetti decisivi».
La reazione di Luigi Di Maio: “Inutili allarmismi”
“Eviterei allarmismi inutili. Quota 100 si farà”. Così Repubblica riporta le parole del ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio in merito all’allarme sulle pensioni lanciato dal presidente dell’Inps Tito Boeri. “Il prossimo anno andranno in pensione 620 mila persone, erano previste 200 mila uscite, ma con ‘quota 100’, che si farà, sono previsti tutti questi pensionamenti. Tante aziende ci stanno chiamando e ci stanno dicendo: ‘noi mandiamo in pensione le persone, ma assumiamo anche’, quindi serve personale e anche la pubblica amministrazione farà 30mila assunzioni nel 2019”.