Piano Cingolani: ecco le misure per tagliare i consumi di gas
Giù le temperature in casa per ridurre i consumi di gas. L’emergenza energetica necessita delle prime misure di razionamento dei consumi, così come indicato dall’Europa. Il governo Draghi si appresta a varare le prime misure in tal senso e nel cdm di ieri ha preso forma quello che è stato subito ribattezzato il piano Cingolani. Un piano di risparmio energetico che si basa per lo più su comportamenti volontari, di cittadini e imprese, volto a risparmiare tra i 3 e i 6 miliardi di metri cubi di gas in un anno, secondo il ministro della Transizione Ecologica.
La campagna di sensibilizzazione riguarderà tanti aspetti della vita quotidiana in modo da risparmiare gas attraverso un migliore utilizzo del riscaldamento e degli elettrodomestici.
La misura più importante è quella legata al riscaldamento. La temperatura da ottobre andrà giù almeno di un grado, da 20 a 19, ma non è esclusa una sforbiciata di due gradi. A questo si aggiunge la riduzione di un’ora dell’orario di accensione dei riscaldamenti centralizzati. In discussione anche la possibilità di ridurre l’orario di accensione di ben due ore, oppure far slittare di una o due settimane l’apertura dei riscaldamenti rispetto al 15 ottobre previsto in circa 4.300 comuni italiani, quelli della zona climatica E che comprende grandi città come Milano, Torino, Bologna, Venezia.
Niente misure drastiche per ora
Appaiono esclude invece misure applicate ad esempio da Francia e Germania come lo spegnimento delle vetrine dei negozi; è anche tramontata l’ipotesi circolata nei giorni scorsi di mandare in smart working i dipendenti pubblici. Spartata anche la proposta di scuole chiuse il sabato.
Entro fine 2022 il MITE punta a risparmi energetici di almeno 2,5 miliardi di metri cubi di gas al fine di centrare entro marzo l’obiettivo di un calo del 7% dei consumi indicato dall’Ue.