Pirelli ci riprova: oggi il ritorno a Piazza Affari dopo due anni dall’uscita

Pirelli è tornata a Piazza Affari. Oggi il gruppo dei pneumatici ha fatto il suo ritorno alla Borsa di Milano, due anni dopo averla lasciata. Si tratta del più importante debutto dell’anno in Italia e in Europa: tra il 35 e il 40% del capitale è stato collocato sul mercato al prezzo di 6,5 euro per azione, valorizzando Pirelli intorno a 6,5 miliardi di euro. La domanda ha superato due volte l’offerta.

Pirelli aveva lasciato Piazza Affari nell’autunno del 2015, quando il controllo era passato ai cinesi di China National Chemical Corporation (ChemChina), attraverso la società Marco Polo Industrial Holding. Prima del ritorno in Borsa di Pirelli, ChemChina deteneva il 65% di Marco Polo, che controllava a sua volta il 100% di Pirelli. Gli italiani di Camfin (società indirettamente controllata da Marco Tronchetti Provera e che conta Unicredit e Intesa Sanpaolo come azionisti) aveva in mano il 22,4% e i russi di Lti il 12,6%. A seguito dell’operazione, Lti ha visto ridursi la sua partecipazione tra il 5 e il 6% del capitale, Camfin tra il 10 e il 12% e ChemChina tra il 45 e il 49%.

Il gruppo della Bicocca, che ha realizzato nel 2016 un fatturato di 4,97 miliardi di euro, è fiduciosa per il futuro e prevede una crescita annua media delle sue vendite di almeno il 9% fino al 2020. Il fatto dii avere un partner in Cina, dove la domanda di auto continua a crescere, rappresenta un punto di forza per Pirelli. Non preoccupa nemmeno la futura uscita di Trochetti Provera, che conta di lasciare le redini della società nel 2020. Secondo quanto trapelato finora infatti il suo successore sarà scelto tra gli uomini del suo team.