Pmi nella morsa del credit crunch. Intesa SanPaolo lancia il programma “Imprese Vincenti”
Secondo l’ultimo rapporto di Unimpresa in Italia nel 2018 i prestiti alle PMI si sono ridotti del 5% rispetto all’anno precedente. Nel periodo compreso tra il 2010 e il 2017, i finanziamenti alle imprese dei distretti italiani si sono ridotti, complessivamente, di 57 miliardi. I numeri sono quelli snocciolati da un report del Centro Studi October, piattaforma europea di finanziamento online per le imprese.
Credit crunch colpisce le imprese di piccole dimensioni
Uno dei principali motivi che sta causando la restrizione nell’offerta di finanziamenti bancari riguarda il legame tra il clima di incertezza politica e la percentuale di debito pubblico detenuta da parte degli istituti di credito italiani. Le PMI sono esposte agli effetti del credit crunch perché vengono considerate più rischiose rispetto alle imprese di grandi dimensioni. Il comparto che ha maggiormente risentito della restrizione del credito e della crisi delle banche è stato quello dell’arredamento con i distretti industriali di questo comparto, presenti principalmente in Brianza, nel Veneto e nel centro Italia che hanno subito una riduzione pari al 35%. L’unica alternativa per rimanere competitivi, come suggerisce Sergio Zocchi, CEO di October Italia, è quella di diversificare le fonti di finanziamento. “Il clima di incertezza politica e la percentuale di debito pubblico detenuta da parte degli istituti di credito italiani hanno accentuato fenomeni di riduzione di erogazione del credito soprattutto per imprese di piccole dimensioni” afferma Zocchi. “Per un Paese come il nostro, il cui tessuto imprenditoriale è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, questo rappresenta un vero e proprio limite allo sviluppo e alla competitività. Le PMI oggi, per sopravvivere e rimanere competitive devono diversificare le fonti di finanziamento. Le nuove tecnologie agevolano sicuramente questo processo mettendo loro a disposizione nuovi strumenti per l’accesso al credito in tempi molto brevi”.
Il programma Imprese Vincenti
Valorizzare le piccole e medie imprese, strutturando programmi di sostegno della crescita e accompagnandole in un percorso di sviluppo che ne esalti il valore ed il potenziale è l’obiettivo del programma “Imprese Vincenti” del gruppo Intesa SanPaolo. Il programma Imprese Vincenti valorizza i comportamenti eccellenti di quelle aziende del tessuto economico nazionale che, con i loro progetti di sviluppo, contribuiscono maggiormente alla crescira del PIL italiano e al sostegno dei livelli occupazionali. Aderendo a Imprese Vincenti, le imprese partecipanti che hanno contribuito maggiormente allo sviluppo e alla diffusione dell’ “italianità”, dimostrando di saper competere nell’attuale contesto di mercato otterranno maggiore visibilità. Come? Con il supporto di Partner qualificati – Baiin Company, ELITE e Gambero Rosso – il gruppo Intesa ha preparato un percorso che garantisce visibilità all’impresa, con interviste e pubblicazioni sui media specializzati, e servizi di natura non finanziaria, come per esempio l’accesso a networking d’eccellenza, programmi formativi professionali, consulenza specialistica e coaching.
Possono candidarsi a partecipare al programma imprese operanti nell’ambito Food & Beverage, Moda & Design e altri settori (industria e servizi). Inoltre le imprese candidate devono aver registrato un fatturato 2017 compreso fra 2 e 350 milioni di euro, devono avere alle proprie dipendenze almeno 10 lavoratori e occorre infine la sede legale in Italia. I partecipanti possono candidarsi compilando entro l’11 marzo 2019 il questionario disponibile sul sito www.intesasanpaolo.com nella sezione “Business”. Tra aprile e giugno 2019 saranno organizzati una serie di eventi sul territorio nazionale durante i quali sarà assegnato uno speciale riconoscimento “Imprese Vincenti – Intesa Sanpaolo” a tutte le imprese che verranno selezionate. La partecipazione delle aziende agli eventi territoriali sarà definita sulla base dei punteggi assegnati alle risposte fornite al questionario e ad alcuni indicatori di performance economico-patrimoniale, valutando elementi come la capacità di crescita, l’attenzione rivolta ai dipendenti e al loro benessere, gli investimenti in ricerca e sviluppo, la valorizzazione del Made in Italy dentro e fuori dai confini nazionali e infine il legame con il territorio. Le imprese che otterranno i punteggi più alti in ogni categoria di partecipazione, saranno invitate agli eventi.