Finanza Notizie Italia Post Covid-19: attività produttive in ripresa entro l’anno

Post Covid-19: attività produttive in ripresa entro l’anno

25 Maggio 2020 14:32

 

Quali saranno le conseguenze economiche della crisi Covid-19 per il nostro Paese è la domanda che si pone la ricerca AIBE- Associazione Italiana Banche Estere – (realizzata con la collaborazione del CENSIS), un sondaggio sottoposto ad un panel internazionale di imprenditori, istituzioni finanziarie, fondi di private equity, opinion leader.

L’indagine ha come scopo quello di per sondare tre elementi di attualità economica. In primis la direzione che prenderanno i flussi di investimento in Italia, poi la valutazione degli strumenti messi in atto dai diversi paesi per contrastare l’emergenza e infine un giudizio sulle politiche UE per contrastare la crisi (compreso il MES).

Impatto della pandemia sui flussi di investimento in ingresso e in uscita

In merito agli investimenti, il 38,8% delle risposte prospetta un moderato deflusso di capitali in attesa di una ripresa delle attività nel corso del 2020. Circa un terzo delle risposte inoltre (32,7%) ritiene plausibile il verificarsi, invece, di un moderato afflusso di risorse verso quei settori per i quali proprio la pandemia ha determinato un aumento della domanda: su tutti la filiera farmaceutica-medicale e quella alimentare, nei confronti delle quali si sta osservando un oggettivo orientamento della domanda interna.

Le misure Ue per rispondere alla pandemia

La Germania, secondo il 93,2% del panel, è stata la nazione che meglio di tutte ha avuto la migliore capacità di risposta al contagio. Segue la Corea del Sud con il 79,5% e la Cina (50%). Spagna e Regno Unito sono stati percepiti dal Panel come i più inefficaci. Fra le diverse misure proposte dall’EU e sottoposte al Panel, l’eventualità di emettere obbligazioni comunitarie per sostenere l’impatto del Covid 19 e per avviare la ripresa dell’Unione, ha stimolato un esteso dibattito. Il 58% dei componenti del Panel considera utili gli eurobond, con la condivisione del debito pubblico, ma segnala anche la necessità che questo strumento sia affiancato da altri dispositivi.

Un discreto grado di fiducia per sostenere la fase di ripresa in Europa è invece assegnato al MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), anche questo oggetto di un intenso dibattito fra i paesi membri, ma soprattutto in Italia. Il 34,7% delle risposte considera utile il ricorso al MES, mentre circa un terzo del Panel richiama l’attenzione alle potenzialità di intervento che sono conferite alla Banca Europea degli Investimenti.

Guido Rosa Presidente AIBE ha commentato: “Nonostante la forte esposizione dell’Italia al contagio e la rigida configurazione del lockdown, gli osservatori e operatori  internazionali hanno evitato giudizi e valutazioni drastiche sulla possibilità di ripresa dell’Italia. Non c’è una sfiducia di fondo a seguito delle misure prese per affrontare la pandemia. Prevale, in sostanza, una sospensione del giudizio, a fronte di un contesto difficile da prevedere e da interpretare con chiarezza. Se ne ricava, dunque, una valutazione “fredda” e razionale degli effetti della pandemia sull’economia italiana, senza eccessivi allarmismi, ma lontana dall’elargire facili rassicurazioni”.

 

(Articolo a cura di Alessandra Capparello)