Quirinale e rebus Draghi: la view sullo spread BTP-Bund. E come muoversi a Piazza Affari
Elezioni presidenziali e incognita Draghi tra market mover principali degli asset made in Italy, spread BTP-Bund e Piazza Affari in primis.
Analisti ed economisti continuano a focalizzarsi sui temi cruciali che stanno muovendo i mercati e che, oltre all’Italia, vedono protagonisti l’escalation delle tensioni geopolitiche scatenate dal timore di una invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin. A tal proposito, la Nato ha schierato navi e jet, mentre gli Stati Uniti hanno messo 8500 soldati in stato di allerta.
Durante la notte italiana il segretario di Stato Usa Blinken ha avvertito inoltre con un post su Twitter che “se la Russia sceglie il conflitto, imporremo pesanti conseguenze e alti costi”.
Domani si conoscerà il verdetto del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed che si riunisce oggi in un meeting di due giorni. Un nulla di fatto è previsto per i tassi, che dovrebbero essere confermati nel range compreso tra lo zero e lo 0,25%, a fronte di un processo di tapering già iniziato, e anche velocizzato, tanto che si è parlato di turbo tapering.
Ma attenzione alle previsioni hawkish dei mercati e degli economisti di Goldman Sachs.
Bisognerà invece attendere il prossimo 3 febbraio per avere indicazioni dalla Bce di Christine Lagarde, destinata, secondo gli esperti di Deutsche Bank, a diventare anch’essa più hawkish, a causa dell’inflazione.
Incognita Draghi: Kairos avverte su tensioni spread e mercato
Tornando ai problemi ‘di casa’ l’incognita sul futuro di Draghi porta gli esperti di mercato a snocciolare previsioni su quello che potrebbe accadere ai mercati italiani.
“L’aspettativa comune è che Draghi rimanga Presidente del Consiglio mentre una figura istituzionale di una certa caratura vada a sostituire Mattarella; evidentemente eventuali sbandamenti da questo scenario potrebbero portare a tensioni sullo spread e sul mercato. Noi quindi ci attendiamo un possibile aumento della volatilità, ma passeggero confidando che i partiti riusciranno a trovare un compromesso che vada bene a tutte le parti e non infici nel raggiungimento dei target necessari per ottenere i fondi del Next Generation EU”. Così Massimo Trabattoni, Head of Italian Equity di Kairos, nella rubrica mensile “Italian Times”, che stavolta porta il titolo di “Incognite tassi e presidenziali: nel mare di volatilità lo stock picking può fare la differenza”.
Nella sua rubrica Trabattoni dà consigli, in generale, su come destreggiarsi nel mare di volatilità generato dalle importanti incognite che in questa fase stanno influenzando l’andamento dei mercati: la possibile inversione di rotta delle banche Centrali, l’aumento preannunciato dei tassi di interesse, le conseguenti previsioni di inflazione e l’elezione in Italia del nuovo Presidente della Repubblica.
Guardando a Piazza Affari, Trabattoni scrive che “a livello settoriale – ha proseguito il gestore – ci aspettiamo ancora buoni ritorni sulla parte commodities ed energy nei primi mesi dell’anno, con una normalizzazione a seguire man mano che alcuni colli di bottiglia creatisi anche per via della pandemia andranno rilassandosi”.
Indubbiamente il rialzo dei tassi d’interesse sfavorisce gli asset a lunga durata come la parte tech e utilities per via dell’attualizzazione dei flussi di cassa futuri con una valorizzazione minore. In generale, continua quindi il movimento di rotazione intersettoriale da growth a value.
“Movimento che è molto visibile guardando la performance dei singoli titoli e dei sottosettori, ma che invece difficilmente traspare se si osserva solamente l’andamento degli indici”, spiega Trabattoni. Questi ultimi, infatti, soprattutto per via della buona performance di poche mega-cap non sono lontani dai livelli record. Al loro interno però, soprattutto nel mondo rinnovabili e tecnologia lato software la maggior parte dei nomi negli ultimi sei mesi ha visto quasi dimezzare la propria capitalizzazione.
“Tutto ciò lascia trasparire un tipo di trading molto quantitativo basato su algoritmi che comprano e vendono panieri di azioni, senza curarsi troppo del valore dei singoli titoli sottostanti. Siamo quindi a nostro parere in un momento in cui lo stock picking può portare molto valore agli investitori che abbiano la capacità di navigare attraverso il mare di volatilità che l’incertezza lato banche centrali ha portato sui mercati”, ha puntualizzato l’Head of Italian Equity.
Infine, è da rimarcare la divergenza che è andata creandosi nei primi giorni di mercato tra l’andamento dell’indice Ftse Mib e quello di Itamid e Star.
“Questa può essere ricondotta all’ottima performance dell’universo small e mid nel 2021 che quindi sta un po’ ritracciando, ed anche al fatto che l’indice principale è molto più pesato su settori ciclici e value, mentre gli altri due sono più correlati con la parte growth”.
Spread, Saxo: elezioni rischiano di stimolare volatilità sui BTP
Tornando allo spread BTP-Bund occhio anche al commento di Althea Spinozzi, Senior Fixed Income Strategist per BG SAXO che, nella nota odierna “Mercato obbligazionario: cosa osservare questa settimana”, sottolinea come le elezioni per la presidenza della Repubblica rischino di “stimolare la volatilità tra i titoli di Stato italiani”.
“Un aumento della volatilità è stato storicamente collegato alla diminuzione dell’appetito degli investitori per le obbligazioni della periferia – si legge nel commento -Nello scenario più conservativo assistiamo ad un temporaneo allargamento dello spread BTP-Bund a 160pb. Tuttavia, se Draghi lascia il suo posto di primo ministro, il Paese rischia un vuoto politico, portando il paese ad elezioni anticipate”.
“Non solo – continua Spinozzi – ma la ripresa dell’Italia dipende anche dai fondi del fondo NextgenerationEU, che non verranno erogati a meno che non siano attuate le necessarie riforme. Pertanto, la perdita di Draghi come primo ministro potrebbe essere costosa e, nel peggiore dei casi, lo spread BTP-Bund potrebbe allargarsi di oltre 200 punti base. Tuttavia, è importante sottolineare che rimaniamo rialzisti sullo spread BTP-Bund a lungo termine. In effetti, sia la BCE che il nuovo governo tedesco investono su un’Europa meglio integrata, che a lungo termine provocherá una compressione degli spread nell’area dell’euro”.
Spinozzi ha fatto notare anche che “in Europa, il movimento dei rendimenti statunitensi sarà al centro dell’attenzione”. E che, nel caso in cui “riprendessero a salire, potrebbero fornire slancio ai rendimenti dei Bund per superare nuovamente lo 0% e rimanere al di sopra di questo livello. I dati sul prodotto interno lordo per il quarto trimestre del 2021 per Germania, Francia e Spagna saranno pubblicati venerdì”.