Rapporto Coop: i consumi si raffreddano, ma gli italiani diventano sempre più green (anche nel cibo)
Italiani più pessimisti, con uno sguardo incerto sul futuro, spesso frustrati dal lavoro e dalle difficoltà economiche, ma sempre più attenti alle tematiche green. Questo il ritratto che emerge dall’ultimo Rapporto Coop 2019, ovvero economia, consumi e stili di vita degli italiani oggi (ECCO L’ANTEPRIMA DIGITALE). E non è un caso se, per la prima volta da cinque anni, nel 2018 si è assistito a un dietrofront della spesa media delle famiglie: +0,3% a valori correnti, ma tenendo conto della dinamica inflazionistica in termini reali la contrazione è pari al -0,9% con ampi divari territoriali.
E non c’è da stare allegri per il 2019: “La prima metà del 2019 mostra ancora chiari i segni della stagnazione economica e se la recentissima nascita di un nuovo Governo dopo una improvvisa crisi politica di metà agosto cambia repentinamente lo scenario, la variazione attesa del Pil a fine anno anche nella sua versione più ottimistica si attesta appena sopra lo 0 (+0,1%), anche se potrebbe fare meglio già il prossimo anno allungandosi verso il 2020 (+0,7%)”. Si arresta la spesa anche nell’alimentare dopo 3 anni positivi e si ferma quasi a 5 punti percentuali sotto i livelli pre-crisi.
UNO SGUARDO AL LAVORO. Per quanto riguarda il fronte lavorativo, quantitativamente gli italiani lavorano come negli altri Paesi mediterranei e dell’Est europeo ma sensibilmente di più del Nord Europa, guadagniamo però decisamente meno di tutti e deteniamo il primato negativo di produttività del lavoro. E il lavoro “povero” porta con sé insoddisfazione in più direzioni; da un lato il 66% dei part time aspirano al tempo pieno (il 50% in più della Germania) dall’altro il 32% a fronte di una media europea del 20% non ritiene di aver raggiunto un equilibrio fra tempo di vita e tempo di lavoro. E infatti il 50% vorrebbe un lavoro più flessibile e in grado di conciliarsi maggiormente con la vita personale.
ITALIANI PIU’ GREEN. In una situazione che resta incerta gli italiani sviluppano quello che il Rapporto Coop definisce “gli anticorpi verdi”, con una crescente coscienza green nei comportamenti di vita e di consumo. In tanti sognano un’abitazione eco-sostenibile (55%), comprano sempre più spesso vestiti (13% oggi e 28% in futuro) e automobili verdi (seppur ancora nicchia ma cresce la vendita di auto ibride +30% e soprattutto elettriche +148%), si rivolgono alla cosmesi green (la sceglie 1 donna su 4 e in appena un anno nel 2018 sono stati oltre 13.000 i prodotti lanciati nel settore con claim legati alla sostenibilità pari a un +14,3% rispetto all’anno precedente). Una sostenibilità che riguarda anche il cibo che diventa “veloce, proteico, sostenibile”. Insomma, gli abitanti del Belpaese sono ecologisti convinti anche nel cibo dove il 68% ritiene favorevole far pagare un supplemento per i prodotti in plastica monouso così da disincentivarne l’acquisto. “Un atteggiamento che ci fa onore – si legge nel rapporto – se si pensa che ogni settimana ingeriamo involontariamente con gli alimenti 5 grammi di microplastiche, ovvero il peso di una credit card (1 bottiglia d’acqua arriva a contenere fino a 240 microplastiche a litro).