Finanza Notizie Italia Rc auto: Ania e Ivass propongono l’addio a bonus-malus. Assoutenti: riforma è presa in giro

Rc auto: Ania e Ivass propongono l’addio a bonus-malus. Assoutenti: riforma è presa in giro

15 Marzo 2021 10:42

Superare il meccanismo del bonus-malus per le polizze Rc auto, dall’attuale impostazione unidimensionale (il numero dei sinistri) a una propriamente multidimensionale. Questa la proposta di Ivass-Ania secondo cui il bonus-malus potrebbe cambiare o addirittura sparire nella formula in cui lo conosciamo oggi. Le due associazioni chiedono una riforma nel settore delle assicurazioni auto al fine di superare il meccanismo che finora ha regolato l’accesso alle classi di merito, considerato obsoleto. “La riforma del bonus-malus, a nostro avviso – ha spiegato il consigliere dell’Ivass Riccardo Cesari – non è più procrastinabile. Oggi si basa su un unico indicatore, il numero di sinistri, ma dobbiamo passare quanto prima ad un sistema multidimensionale che renda effettiva la misurazione del rischio. Oggi è assolutamente priva di capacità informative”.

La reazione dei consumatori alla proposta Ania-Ivass

Netta bocciatura dei consumatori di Assoutenti alla proposta di Ivass-Ania di superare il meccanismo del bonus-malus per le polizze Rc auto. “Si tratta di una presa in giro per gli utenti che comporterà benefici unicamente per le compagnie di assicurazioni e determinerà forti incrementi delle tariffe a danno degli assicurati – afferma il presidente Furio Truzzi – E’ sconcertante l’appoggio totale dell’Ivass alle proposte dell’Ania sulla riforma del settore Rc auto, che non tiene conto delle istanze avanzate da anni dalle associazioni dei consumatori”.

“La vera riforma dell’Rc auto in grado di ridurre i costi per imprese e assicurati deve necessariamente passare per misure quali la portabilità totale delle polizze, come già avviene ad esempio in Francia con ottimi risultati; l’eliminazione delle clausole vessatorie che limitano le scelte degli assicurati specie in tema di riparazione degli autoveicoli; il superamento dell’indennizzo diretto che incrementa il rischio di frodi, introducendo al suo posto il principio del “chi rompe paga” – prosegue Truzzi – Siamo favorevoli invece alle misure atte a prevenire e limitare l’elusione assicurativa, fenomeno che porta ad un incremento dei costi a carico della collettività e pesa sulle tariffe Rc auto”.