Rc auto: i prezzi scendono (ma non per tutti), in Italia le polizze rimangono le più care d’Europa
Oltre che per i conti correnti bancari, l’Italia detiene il primato anche per le polizze rc auto più care d’Europa. Nonostante i premi siano calati negli ultimi anni di oltre 100 euro.
Premio giù, ma resta divario con Europa
Secondo i dati resi noti oggi dall’Ivass, il costo medio di una polizza Rc auto in Italia si aggira sui 340 euro. Un prezzo che mostra nel quinquennio 2013-2017 un calo di quasi un quarto, oltre 100 euro. Nonostante il calo però i premi rimangono ancora lontanissimi dalla media europea. Stando alla stessa relazione annuale dell’Ivass, infatti, il premio medio della Rc auto risulta più alto di 117 euro rispetto alla media dei principali quattro paesi europei, ossia Francia, Spagna, Germania, Regno Unito. Il maggior prezzo in Italia trova spiegazione nel maggior costo dei sinistri e nel costo delle spese.
Costi rimangono elevati per i neopatentati
Le tariffe Rc Auto sono diminuite nel corso degli ultimi cinque anni, ma non per tutti. I neopatentati continuano ancora a subire prezzi abnormi e in alcuni casi proibitivi. Dagli stessi dati Ivass risulta infatti che i neopatentati hanno subito un rincaro delle tariffe pari al +3,1% su base annua nell’ultimo trimestre del 2017. Il record del caro-polizza per i neopatentati, secondo l’analisi del Codacons, spetta a Prato, dove a fine 2017 assicurare un’auto costava 1.111 euro, mentre 948 sono gli euro richiesti ad un neopatentato residente a Napoli.
Altro che diminuzione, l’Rc auto è salita del 27%
Un’altra associazione dei consumatori poi solleva il dubbio, sostenendo che il dato sul calo dei prezzi rilevato dall’Ivass sarebbe lontanissimo dalla realtà. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha infatti evidenziato non un ribasso, bensì un aumento: dal 2013 al 2017 l’aumento dell’Rc auto è stato di 144,35 euro annui, pari a un +27%. Per un veicolo di cilindrata 1.200, il costo medio delle polizze nel 2017 risulta pari a di 668,46 euro annui (per un 50enne in 1 classe). Senza contare i gravi divari e disuguaglianze a livello territoriale, non ancora colmati dagli sconti previsti per chi installa la scatola nera.