RC moto, verso l’addio sospensione: possibili aumenti fino all’84%
Con l’arrivo dell’autunno si intensifica l’attivazione della clausola di sospensione della polizza RC, se prevista, da parte di coloro che non utilizzano la moto in questo periodo. Questa clausola permette agli assicurati di risparmiare sull’RC, recuperando sulla durata della polizza annuale i mesi in cui non si utilizza il veicolo (per esempio, sospendendo per tre mesi, la data di scadenza della copertura verrà posticipata di tre mesi). Questo vale a patto che nel periodo di sospensione il veicolo non venga utilizzato e non sosti in strade pubbliche.
Questa possibilità di risparmio però rischia di svanire in seguito ai nuovi emendamenti approvati dal Parlamento Europeo che dovranno essere recepiti dall’Italia entro 24 mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, secondo i quali la RC deve essere attiva anche quando il veicolo viene custodito in un’area privata e non viene utilizzato sul suolo pubblico. Per il motociclista si prospetta dunque un aumento del costo annuo dell’assicurazione. Ma di quanto?
Innanzitutto, secondo l’analisi svolta da Segugio.it, questo cambiamento riguarderà ben il 42% delle polizze che oggi contengono questa clausola di sospensione. Ovvero, circa 3 milioni di italiani.
Ma passiamo ai calcoli. L’assicurazione Moto che prevede la possibilità di sospensione è mediamente più cara. In particolare, il costo di una copertura con sospensione era di 223,3 euro (secondo la rilevazione effettuata nel terzo trimestre 2021), contro i 205,6 euro della polizza senza prevista sospensione. Il confronto cambia però se si considera il costo annuo effettivo. Infatti, questo rimarrà uguale per la polizza non sospendibile (205,6 euro), ma scenderà a 167,4 euro per la sospendibile nel caso di una sospensione di tre mesi e a 111,6 euro per una sospensione di sei mesi.
Nel primo caso l’assicurato dovrà affrontare un aumento di 38 euro, pari a circa il 23% in più rispetto al costo effettivo attuale. Simulando invece una sospensione di sei mesi, da ottobre a marzo per esempio, l’incremento arriva a 94 euro, quindi più dell’84% del costo annuo effettivo.