Reddito cittadinanza, le spese vietate e ammesse: no ad armi, beni lusso e ‘acquisti immorali’
Ci sono alcuni prodotti e servizi che saranno espressamente vietati ai beneficiari del reddito di cittadinanza. A farne l’elenco sarà un decreto ad hoc che stabilirà anche le spese ammesse, e che dovrebbe essere varato nel corso di questa settimana. Si tratta del decreto attuativo del ministero del Lavoro, che potrebbe modificare anche la soglia dei prelievi mensili di denaro contante che sono consentiti a chi beneficia del reddito.
A fare il punto della situazione è il Sole 24 Ore che, sulla base di indiscrezioni del ministero del Lavoro, precisa che la soglia dei prelievi mensili dovrebbe rimanere comunque invariata: da un minimo di 100 euro per una persona sola a 220 euro, “soglia massima che si può raggiungere solo se in famiglia è presente una persona con disabilità grave o non autosufficiente”.
Ma veniamo alle spese vietate e ammesse.
No all’acquisto di armi e di beni di lusso, “come gioielli e pellicce, e spese in gallerie d’arte e affini. Sarà poi proibito spendere gli importi del reddito di cittadinanza per acquistare servizi finanziari e creditizi, e inviare le somme all’estero tramite money transfer. Vietato anche l’acquisto di materiale pornografico“.
No all’utilizzo delle somme in giochi e scommesse e, visto “il divieto di legge al possesso di barche per chi chiede il beneficio, saranno vietati gli acquisti di beni e servizi annessi, come quelli portuali”.
“La carta Rdc potrà essere invece usata per comprare alimentari, farmaci e parafarmaci, e per pagare le bollette alle poste. Sono ammessi anche i bonifici mensili per pagare l’affitto, o per pagare la rata del mutuo. Poiché la norma fa riferimento esplicito alle spese per l’affitto, il bonifico con la carta Rdc non potrà essere usato, ad esempio, per pagare il condominio da parte di chi è proprietario della casa in cui vive”.
La domanda tuttavia è su come si potrà avere la certezza che le somme erogate a favore dei beneficiari attraverso il reddito di cittadinanza verranno spese in aderenza a quanto sarà stabilito dal decreto attuativo del ministro del Lavoro, dal momento che non è possibile raccogliere i dati sulle spese delle persone singole.
Fonti del ministero del Lavoro fanno sapere a Il Sole 24 Ore che “gli esercizi che vendono i beni vietati, come le armi saranno esclusi dall’utilizzo della carta Rdc”. Sarà “più difficile, invece – scrive il quotidiano di Confindustria – verificare che per questi consumi vietati non sia usato il denaro contante prelevato con la carta Rdc, ad esempio per i giochi”.
Anticipazioni sulle spese ammesse e vietate ai beneficiari del reddito di cittadinanza sono arrivate anche con un articolo de Il Messaggero dell’edizione di domenica:
“Il cellulare sì, l’abbonamento ai servizi streaming come Netflix o Spotify no. Il vino sì, la vodka e il rum no. I vestiti sì, collane e bracciali no. Chi vorrà potrà comprare mobili, libri e giocattoli. O andare a pranzo fuori. Semaforo verde anche per l’acquisto di elettrodomestici grandi e piccoli, dal frigorifero al tostapane, dalla moka elettrica alla lavastoviglie. Il quotidiano romano ha reso noto anche che “ci sono in circolazione attualmente circa 500 mila card con un plafond di spesa compreso tra 40 e 1350 euro. Chi ha già ottenuto la card riceverà la seconda mensilità entro la fine del mese. La platea dei beneficiari è destinata ad aumentare: una volta che l’Inps avrà terminato di esaminare le domande per il reddito di cittadinanza arrivate il mese scorso, il sussidio raggiungerà 750 mila nuclei. Le richieste ammontavano il 30 aprile a 1.016.977, mentre il tasso di rifiuto si aggira attorno al 75 per cento”.