Reddito di cittadinanza, un assegno per 6 mesi anche a chi si mette in proprio
Il reddito di cittadinanza potrebbe trasformarsi in parte anche in un incentivo all’imprenditorialità. Sarebbe questa l’ultima novità riguardante la misura clou della Manovra 2019. Stando all’ultima bozza del decreto riguardante il reddito di cittadinanza, che dovrebbe essere approvato dal governo nei prossimi giorni, oltre agli incentivi alle imprese che assumono, sarebbero previsti incentivi anche a chi apre una nuova impresa.
Secondo la versione aggiornata della bozza, chi beneficia del reddito di cittadinanza potrà infatti ricevere un sostegno per avviare un’attività lavorativa autonoma. In altre parole, se il beneficiario decidesse di mettersi in proprio entro i primi 12 mesi di fruizione del sostegno, potrà ricevere un assegno addizionale fino a un massimo di 4.680 euro. Si tratterebbe del sussidio di 6 mesi in un’unica soluzione. Per evitare l’apertura di partite Iva fittizie soltanto per ricevere il sostegno addizionale all’imprenditorialità, sono previste sanzioni pesanti: fino a 6 anni di carcere per chi comunicasse dati falsi.
Previsti anche incentivi sotto forma di sgravi fiscali per le aziende che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza. Lo sgravio sarà pari a massimi 780 euro mensili e avrà una durata minima di 5 mesi. Ad esempio se il disoccupato percepisce il RdC da 5 mesi, l’incentivo sarà di durata pari a 13 mesi.
Per il beneficiario del reddito di cittadinanza che invece non decidesse di avviare una impresa individuale, è previsto l’obbligo di accettare almeno una di tre offerte “congrue” di lavoro: nel raggio di 100 chilometri per i primi 6 mesi di erogazione del reddito, 250 km tra 6 e 12 mesi e l’intero territorio nazionale oltre l’anno. L’obbligo cadrebbe in presenza di minori o disabili. Sul rispetto delle condizioni, dovranno vigilare i centri per l’impiego e i tutor o navigator.