Riscatto laurea flessibile: la novità con quota 100
Chi è entrato tardi nel mondo del lavoro perché ha passato tempo sui libri per conseguire la laurea, può recuperare gli anni dei contributi che mancano per andare in pensione fruendo dell’istituto del riscatto della laurea. Tuttavia gli alti costi connessi hanno resto il riscatto uno strumento a disposizione di pochi ma ora le cose potrebbero cambiare.
Riscatto laurea flessibile: la novità con quota 100
Secondo quanto riporta oggi Il Corriere della Sera insieme a quota 100 della riforma pensioni potrebbero arrivare grosse novità connesse proprio al riscatto della laurea. L’idea è farlo diventare uno strumento flessibile nel senso che invece di pagare tutti i contributi si possa scegliere la somma da versare all’Inps sarebbe simile al già esistente riscatto parziale ma il vantaggio ora è che pagando meno si potranno recuperare tutti gli anni di corso universitario. Cambierà l’assegno finale che sarà più basso. La novità come riporta il quotidiano però sarà per una platea ristretta, ossia riguarderà solo chi ha iniziato a versare contributi all’Inps dopo il gennaio del 1996. Il Corriere fa anche un esempio: una donna di 40 anni con 11 anni di lavoro e 36mila euro lordi di reddito per riscattare gli studi ad oggi dovrebbe sborsare qualcosa come 65mila euro. Da domani, se verrà veramente applicata questa riforma, allora potrebbe pagare appena 10mila euro ottenendo lo stesso risultato in termini di anni riscattati. Il suo assegno però sarebbe inferiore perché il montante contributivo totale sarebbe minore.
Riscatto laurea: come funziona oggi
Il riscatto della laurea oggi è esercitabile da tutti coloro che abbiano conseguito il diploma di laurea o titolo equiparato e anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultano essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero. I periodi di studio riscattabili sono diplomi universitari, di laurea, di specializzazione e dottorati di ricerca. Il riscatto può riguardare l’intero o i singoli periodi. La domanda di riscatto deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato del sito. L’istituto una volta verificata la sussistenza dei requisiti provvede all’invio dei bollettini MAV per il pagamento.