Risiko banche: tutto ruota intorno a Banco BPM e Bper, Castagna attende un segnale da Unicredit
Sono sempre loro, Banco BPM e Bper, le due candidate numero uno a prendere parte nei prossimi mesi al risiko bancario. L’amministratore delegato del Banco, Giuseppe Castagna, non nascondela posizione della banca sul fronte M&A e i dialoghi in corso con gli altri principali player. Intervenendo ieri in un webinar organizzato da Kpmg, il top manager ha affermato che Banco BPM è aperta per valutare ogni opzione di M&A e ha confermato di aver avuto colloqui con Credit Agricole e BPER e di attendere per capire l’intenzione del nuovo ceo di Unicredit, Andrea Orcel, che entrerà in carica tra circa un mese e mezzo (15 aprile). Nelle scorse settimane i rumor avevano riferito di contatti tra Castagna e Carlo Cimbri (amministratore delegato di Unipol, maggiore azionista di BPER) per vagliare la possibilità di una fusione.
“L’apertura di Banco BPM a M&A non è una sorpresa”, commentano gli esperti di Intesa Sanpaolo che considerano Banco BPM al centro del processo di consolidamento italiano.
Anche MPS vagli soluzioni alternative
Il Corriere della Sera di oggi fornisce anche ulteriori indicazioni circa l’operato degli advisor di MPS (Mediobanca e Credit Suisse) e del Tesoro (BofA e Orrick) circa le possibili alternative per il futuro della banca senese. E a spuntare sono priprio i nomi di Bper e Banco Bpm, che i consulenti di MPS stanno vagliando con attenzione. Negli ultimi mesi per MPS il nome più gettonato è sempre stato quello di Unicredit, con l’emergere qualche volta anche di rumor di una fusione a tre tra Unicredit, Banco e MPS.
Il Tesoro per rendere appetibile MPS metterebbe sul piatto 2 miliardi di crediti fiscali (Dta) e la garanzia sulle cause legali. Ieri intanto il cda di MPS ha approvato il bilancio 2020 con 1,7 miliardi di rosso. Relativamente al rafforzamento patrimoniale da 2,5 mld di euro, da realizzarsi solo in caso di mancato M&A.
Bper risulta il player di M&A in Italia preferito dagli analisti di Mediobanca Securities che vedono una potenziale fusione tra Banco e Bper vantaggiosa per tutte le parti coinvolte industrialmente e finanziariamente, anche grazie al beneficio DTA. Gli analisti di piazzetta Cuccia vedono come possibile alternativa per Bper la carta Popolare di Sondrio. “Contestualmente l’apertura di un altro fronte M&A, ovvero Unicredit, per Banco dopo la partenza di Mustier dovrebbe supportare il titolo da una prospettiva di fusione e acquisizione. Tutte le opzioni sono aperte in questa fase”, aggiungono.
Oggi il titolo Banco BPM cede lo 0,4% a 2,156 euro, in linea con l’andamento negativo di Piazza Affari. Tiene Bper a +0,05% che risulta il secondo miglior titolo YTD con +23%, precedendo proprio Banco BPM che segna +19%. Tra le big oggi Unicredit cede l’1,26% e Intesa Sanpaolo lo 0,67% circa.