Risparmi: italiani diffidenti verso la tecnologia, solo un quarto si fida
La tecnologia oggi è al centro della vita quotidiana e ben il 62% degli italiani riconosce i benefici che essa è in grado di apportare in molteplici settori, ma solo un quarto dei consumatori si fida della tecnologia per gestire i propri risparmi. Questo quanto emerge dal sondaggio Digital Frontiers condotto da YouGov per VMware che esplora le opinioni dei consumatori italiani alle prese con la tecnologia quando si tratta di risparmio.
Intelligenza artificiale un robot per la maggioranza
I tre quarti degli intervistati (81%) sono aperti a ricevere informazioni e consigli su un prodotto in-store in tempo reale tramite il proprio telefono e a utilizzare la tecnologia per verificare il traffico e gestire in modo proattivo il tragitto verso casa o il posto di lavoro (83%) e la metà (50%) di loro è addirittura disposto a sperimentare nuove tecnologie per migliorare il customer service, anche se non ne trarranno il meglio fin dal primo utilizzo.
I consumatori italiani però mostrano diffidenza quando si tratta di gestire i propri risparmi e mostrano un approccio più cauto verso l’adozione delle nuove tecnologie. Solo il 13% dei consumatori infatti, secondo il sondaggio, darebbe all’intelligenza artificiale il controllo sul proprio denaro, anche se questo si traducesse in un risparmio più efficiente. Inoltre, sulle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale esiste un elemento di confusione che rischia di alimentare un clima di maggiore diffidenza. Ben il 30% dei consumatori intervistati infatti definisce l’intelligenza artificiale ancora “un robot”, attingendo ai film di fantascienza, piuttosto che riferirsi ad essa come una capacità di calcolo eccezionale, integrata nei servizi, che permette di creare esperienze migliori e più coinvolgenti. Inoltre, il 39% di essi ammette di non comprendere ancora a sufficienza le tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’Internet of Things e la blockchain.
La sfida in mano alle aziende
È necessario educare i consumatori e il compito spetta alle aziende visto che il 60% degli intervistati si rivolge specificamente alle organizzazioni perché li aiutino a capire in cosa consistano queste tecnologie. “Per le aziende, è ora il momento di agire. Ci troviamo di fronte a una nuova frontiera digitale, in cui le tecnologie emergenti guidano offerte innovative, un customer service migliore e, in ultima analisi, la crescita dei profitti”, così commenta Raffaele Gigantino, Country Manager VMware Italia. “Ma per realizzare queste possibilità, le organizzazioni devono coinvolgere i consumatori e costruire fiducia e trasparenza sull’utilizzo di queste tecnologie. Solo così sarà possibile sfruttare la potenza del software per formare una Digital Foundation che alimenti le applicazioni, i servizi e le esperienze che stanno trasformando il mondo” conclude Gigantino.
(Articolo a cura di Alessandra Caparello)