Risparmiatori: quando la truffa finanziaria corre sul web, ecco il sito Consob dove verificarla
Capita molto spesso di venire contattati o imbattersi in siti web di un soggetto che propone il trading on line (ad es. su opzioni binarie e/o operazioni su forex) ma le truffe sono dietro l’angolo. Ciò che deve essere verificato in primis è che quel soggetto sia autorizzato, ossia che sia iscritto nell’elenco delle SIM tenuto dalla CONSOB. E’ l’Autorithy per la vigilanza dei mercati finanziari che deve autorizzare l’esercizio nei confronti del pubblico dei servizi e attività di investimento ma nella stragrande maggioranza dei casi l’operatività dei soggetti non autorizzati, privi quindi dei requisiti, tra cui quelli patrimoniali e organizzativi, previsti dall’ordinamento, anche a tutela degli investitori, si sostanzia in vere e proprie truffe.
Occhio alle truffe: ecco dove verificare la veridicità delle offerte
Sul sito della CONSOB è disponibile un’apposita sezione, “Occhio alle truffe!“, attraverso cui è possibile verificare con un “clic” se le offerte che circolano sul mercato, compreso il web, siano oppure non autorizzate. Solo tra marzo e aprile di quest’anno la Consob ha reso noto di aver eseguito 38 interventi di vigilanza, di cui 36 provvedimenti di contrasto all’attività abusiva e 2 comunicazioni a tutela dei risparmiatori (warning) contro le truffe finanziarie sul web, facendo salire così, a 60 il numero degli interventi effettuati da Consob in questo settore dall’inizio del 2019. I provvedimenti di contrasto all’abusivismo finanziario – che comprendono ordini di cessazione dell’intermediazione finanziaria abusiva, sospensioni cautelari e divieti di offerte abusive – riguardano complessivamente 46 siti internet e 4 pagine Facebook, attraverso cui venivano promosse abusivamente, cioè senza la necessaria autorizzazione, offerte di prodotti finanziari o di servizi d’investimento. A questo si aggiungono due warning di carattere generale per informare i risparmiatori e il mercato finanziario sui rischi connessi con truffe di vario tipo. In particolare, Consob ha richiamato l’attenzione sull’attività abusiva di “siti-clone”, cioè i siti web che sfruttano l’assonanza di nome e l’uso di marchi simili o identici a quelli di operatori autorizzati, con l’obiettivo di trarre in inganno gli investitori, carpirne la fiducia e raggirarli.
Nella nota l’Autorithy mette in guardia anche contro le presunte offerte di assistenza per il recupero di crediti derivanti da perdite subite nell’ambito di frodi finanziarie. I risultati dell’attività di vigilanza inducono a ritenere che le offerte siano promosse dagli stessi soggetti che in precedenza hanno raggirato i risparmiatori e che in un secondo momento si ripropongono, prospettando loro aiuto legale per rientrare in possesso dei risparmi perduti. Lo schema dà luogo, quindi, ad una sorta di “doppia truffa”. Inoltre i dati di marzo e aprile confermano la netta prevalenza di società abusive che hanno o dichiarano di avere sede legale nei cosiddetti paradisi legali, luoghi esotici come gli arcipelaghi del Pacifico e dei Caraibi, ad esempio le Isole Marshall, Saint Vincent e le Grenadine, Vanuatu, Costa Rica, Belize.