Risparmio in quarantena: italiani spendono meglio e in modo più oculato
Come stanno spendendo i loro soldi, e quanto sono cambiate le abitudini finanziarie degli italiani è la domanda che si è fatta Oval, l’app sul risparmio che ha condotto un’indagine sui suoi utenti finalizzata a capire quanto le “nuove” condizioni di vita dettate dal lockdown stiano modificando il rapporto tra persone, denaro, spese e risparmio.
Lockdown: il 67% degli italiani più attento alle proprie finanza
Ebbene il 67% degli interpellati ha dichiarato di essere più attento alla gestione delle proprie finanze da quando è entrato nella fase di lockdown e questo nonostante oggi le occasioni di spesa sono decisamente minori e questo potrebbe abbassare la soglia d’attenzione. A prevalere dice la ricerca magari è un po’ di incertezza nei confronti del futuro, o anche solo un po’ di tempo extra per riflettere sugli acquisti. Certo è che in questo momento si sta modificando il rapporto tra le persone e il denaro, rendendole sostanzialmente più attente. A testimonianza di ciò, il 64% degli interpellati ha risposto di aver modificato le proprie abitudini di acquisti guidate dalla maggior attenzione a come si spende.
Come cambia il risparmio in quarantena
Cambia anche il rapporto con il risparmio ed essere più attenti alle proprie finanze non significa spendere per forza meno, ma meglio. In particolare alla domanda “Hai cambiato le tue abitudini di risparmio in questo periodo?”, c’è una certa parità tra i no e i sì. La maggior parte degli utenti intervistati inoltre ha dichiarato di non aver attinto ai risparmi accantonati sull’app perchè non lo ha ritenuto necessario, mentre solo una parte residuale ne ha avuto davvero bisogno per fronteggiare un mese a casa.
Come cambia la spesa al supermercato
Il lockdown dovuto alla pandemia ha determinato un aumento nelle spese alimentari: non potendo uscire né andare al ristorante, è naturale spendere di più per generi di prima necessità. Curiosamente oltre il 14% spende come prima, ma circa il 20% spende fino al 50% in più: la media complessiva è di poco inferiore al 4%. La maggior parte dei partecipanti al sondaggio spende tra i 50 e i 100 euro alla settimana in generi alimentari.
Chi poi oggi va al supermercato, una delle pochissime uscite concesse perché ritenute necessarie, cerca di velocizzare al massimo i tempi, evidentemente per evitare eccessive esposizioni in luoghi aperti al pubblico. Il 47% delle persone ottimizza la gestione dei propri acquisti proprio in funzione del tempo, il 27% mette davanti la qualità come requisito nell’orientamento alla spesa, mentre il 24% si fa guidare dalla quantità, ovvero esce il meno possibile, ma quando lo fa riempie il carrello senza pensarci due volte.