Savona e Tria: ‘ultima parola spetterà a politica, non tecnici’. Di Maio: risorse manovra? ‘Faremo deficit’
Il potere ce l’hanno i politici, non i tecnici. L’ultima parola sulla legge di bilancio e nel confronto con Bruxelles spetta a loro. Nelle ultime ore, diversi sono stati i chiarimenti a tal proposito, arrivati da più parti, ministero dell’Economia incluso. In particolare, dopo la vicenda di Casalino, sono state fonti dello stesso Mef a emettere una nota, in cui si legge che “i tecnici del MEF stanno lavorando attivamente per valutare costi e effetti delle varie proposte politiche, comprese le possibili modalità di copertura degli interventi. Ma le decisioni sulla scelta delle soluzioni competono alla politica”.
Qualche ora dopo, dagli studi di Mezzora in Più di Lucia Annunziata, il ministro degli Affari europei Paolo Savona chiariva che, anche in caso di un eventuale piano B da stilare nel peggiore dei casi, come in quello di una ipotetica uscita dall’euro: “E’ necessario un gruppo dirigente pronto a qualsiasi evenienza, anche al piano B. Non spetta ai tecnici decidere cosa fare ma alla politica”. E La Repubblica riporta oggi che, sebbene il ministro Tria voglia rimanere inchiodato al tetto del deficit-Pil da lui auspicato all’1,6%, saranno i politici a decidere attraverso i negoziati con l’Unione europea-
Il pressing della triade Conte-Salvini-Di Maio su Tria, intanto, continua. Tanto che il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio lo dice chiaramente, in un’intervista al Fatto Quotidiano:
“Sarà una manovra del popolo che aiuta gli ultimi e fa la guerra ai potenti: e dentro ci saranno il reddito di cittadinanza, il superamento della Fornero e i soldi per i truffati dalle banche”. Come finanziarla? Semplice: “troveremo risorse facendo deficit”.
“Non dico cifre. Ma il tema non è tanto il deficit, ma le misure per far crescere il Pil – ha detto il leader 5 Stelle – Troveremo risorse facendo deficit. E la manovra farà salire le pensioni minime a 780 euro e darà il reddito di cittadinanza a tutta la platea, esclusi gli stranieri”. Il reddito, infatti, “spetterà ai residenti in Italia da dieci anni”.
Sulle pensioni, la riforma Fornero “verrà superata” e “ci saranno anche altre misure”. Tra queste “verranno risarciti tutti i truffati dalle banche”, poi “toglieremo le esenzioni fiscali ai petrolieri” e “potremmo inserire in manovra il taglio delle pensioni d’oro sopra i 4500 euro netti”. L’aumento dell’Iva, ha rassicurato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, “non avverrà invece mai”.
Di pensioni nelle ultime ore ha parlato anche il vicepremier Matteo Salvini, affermando che “mandare in pensione la gente a 70 anni è sbagliato”. Così sulla legge Fornero: si è trattato di una legge “profondamente sbagliata perché ha rovinato milioni di italiani di 60 anni, di 70 anni di 20 anni. Quindi io la devo cancellare”. E per farlo ci vorranno “6-7 miliardi”.