Schiaffo Ue all’Italia, Katainen: conti non migliorano, sia onesta in vista elezioni e dica la verità
La Commissione europea smonta l’entusiasmo del governo Gentiloni sulla ripresa economica italiana, certificata dal Pil del terzo trimestre diffuso ieri (+1,8% su base annua). E allo scetticismo aggiunge anche una pesante accusa: Roma non starebbe dicendo la verità sui conti pubblici. Parole pesanti, che vengono proferite dal numero due della Commissione, il finlandese Jyrki Katainen:
“Dobbiamo essere onesti, dobbiamo far sì che i cittadini conoscano quale sia la situazione attuale, però dobbiamo essere onesti specialmente in quelle situazioni in cui si va alle elezioni – ha tuonato Katainen- la gente merita di conoscere la situazione per poi decidere liberamente ciò che vuole decidere”.
E la verità che, in vista delle elezioni politiche, si starebbe nascondendo agli italiani è, per Katainen, la seguente:
“La situazione in Italia non sta migliorando. Ancora: “I conti dell’Italia non stano migliorando”.
Così ha detto il vice presidente Ue, riferendosi al rischio di deviazione dell’Italia rispetto ai target di bilancio in termini strutturali.
“Le cifre pubblicate la scorsa settimana nelle previsioni economiche mostrano chiaramente una deviazione dagli obiettivi di medio termine per quanto riguarda il saldo strutturale“.
Agenzie di stampa e quotidiano riportano così – a dispetto delle rassicurazioni che erano arrivate qualche giorno fa dal Commissario agli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici -che Bruxelles si appresta a inviare a Roma una lettera sulla legge di bilancio del 2018, chiedendo ulteriori impegni formali per risanare le finanze pubbliche e altri chiarimenti.
Nella riunione di ieri, i commissari hanno deciso che il verdetto finale sulla manovra arriverà a maggio – dunque non a fine mese – e prenderà come riferimento tutti i dati consuntivi del 2017.
I prossimi step sono dunque i seguenti: tra una settimana circa, ovvero il prossimo 22 novembre, la Commissione europea emetterà un giudizio parziale, per poi inviare per l’appunto una nuova lettera all’esecutivo, chiedendo nuovi impegni entro la primavera. Il verdetto finale di maggio implica che qualsiasi eventuale batosta per Roma arriverà quando gli italiani avranno già votato.
L’aspra critica di Katainen è arrivata nel corso di una conferenza stampa indetta al termine della riunione del collegio dei commissari a Strasburgo, e in occasione di una domanda sull’intenzione della Commissione Ue di inviare una nuova lettera all’Italia, a fronte del taglio del deficit strutturale che non centrerebbe le aspettative di Bruxelles. Il falco ha risposto: “Ne saprete di più la prossima settimana” (appunto il prossimo 22 novembre)
Katainen ha indirizzato la sua critica soprattutto ai politici italiani che non dicono la verità, facendo notare che in questa situazione sono in ballo la “salute dell’economia italiana” e il “futuro del welfare”.