Finanza Notizie Italia Scontro frontale su TAV M5S-Lega, tra minacce Di Maio e Salvini che vuole grande Piano Marshall

Scontro frontale su TAV M5S-Lega, tra minacce Di Maio e Salvini che vuole grande Piano Marshall

4 Febbraio 2019 08:24

Avvertimento-minaccia dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio al ‘collega’ vicepremier leghista Matteo Salvini:

Con 20 miliardi ci puoi fare tante cose, non conviene insistere sui temi su cui non siamo d’accordo, io non lo consiglio, dedichiamoci a cose che gli italiani considerano prioritarie”. Di Maio parla da Ortona, Abruzzo, a margine di un evento elettorale, rispondendo ai giornalisti con un intervento che viene pubblicato sul suo profilo Facebook.

Il riferimento è alla TAV, sempre più elemento di tensione tra il M5S – che continua fermamente a osteggiarla – e la Lega, che invece vuole che il progetto si realizzi.

“Per me valgono le priorità – sottolinea Di Maio – In questo governo ce lo siamo detti chiaramente dall’inizio: ci sono cose su cui siamo d’accordo e altre no. Lavoriamo su quelle su cui siamo d’accordo, altrimenti devo concludere che si spinge su cose su cui non siamo d’accordo per creare tensioni nel governo?

Insomma, “finché ci sarà il Movimento al Governo, la Tav non si farà, alla fine non si farà”. Se sarà “ridimensionata? Il tema non è il ridimensionamento dell’opera: se diciamo queste cose, parliamo di una supercazzola”. 

Di Maio viene interpellato sulla Tav anche in occasione di una sua visita a L’Aquila. Alla domanda su cosa farebbe, nel caso in cui Salvini dovesse continuare a tirare dritto – come emerge dall’atteggiamento del ministro dell’Interno -, Di Maio risponde in una diretta Facebook:

A tirare dritto sono io, perchè qui c’è qualcosa che qualcuno vuole fare e il Movimento che non la vuole fare”.

“Siamo convinti, e mi sembra che stia trapelando anche dal Mit, che questa analisi costi benefici sia negativa – ha continuato il leader 5 Stelle – perchè non è che ci siamo opposti a quella grande opera perchè ideologicamente contro”.

Il punto è che Salvini, anche lui in Abruzzo, con un intervento dal mercato di Campli a Teramo in diretta da Facebook, non sembra avere alcuna intenzione di mollare la presa:

“Io non litigo con nessuno” ma “se qualcuno ha scavato 25 chilometri di galleria è più utile finirla o lasciarla così? Per capirlo non serve una laurea al Politecnico”.

“Stiamo preparando un decreto per dimezzare i tempi dei cantieri, l’Italia ha bisogno di più opere, i soldi che ci sono vanno spesi per finire le opere cominciate, non per tornare indietro”, ha sottolineato.

E, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero, il vicepremier rimarca:

“Il mio tono è quello del pragmatismo. Si può risparmiare un miliardo tramite alcune modifiche e si può rivedere in questo senso il progetto, come dice il Contratto di governo, e non vedo grandi problemi. Non solo si va avanti con la Tav. Ma in una fase di rallentamento generale dell’economia, dalla Cina alla Germania, dobbiamo rilanciare con un grande piano di opere pubbliche, in cui rientra la Tav insieme all’apertura e allo sviluppo di 400 progetti, da Nord a Sud. In queste ore è bloccato il Brennero, e se già ci fosse la terza corsia dell’autostrada, che noi faremo, non lo sarebbe. Accelerare e rilanciare sulle infrastrutture è fondamentale. E per farlo, vanno dimezzati i tempi burocratici che servono per le realizzazioni”.

Contro la recessione – continua, interpellato dal quotidiano romano – bisogna in tutti i modi aiutare i privati e le aziende ad assumere e serve rilanciare gli investimenti pubblici. Fanno bene anche all’ambiente. Vorrei ricordare che la Tav toglie da quella zona un milione di tir. Rilanciare su tutto, con un grande Piano Marshall sulle opere pubbliche, sulla manutenzione degli ospedali e delle scuole – per cui il Miur ha trovato sette miliardi per interventi ordinari e straordinari – e sulla liberazione dai vincoli paralizzanti della burocrazia. Penso alle Soprintendenze. A volte, in nome della tutela, producono immobilismo e creano problemi e crolli nel patrimonio storico-artistico».