Finanza Notizie Italia Silver Economy: anziani più ottimisti dei millennial nella fase post Covid-19

Silver Economy: anziani più ottimisti dei millennial nella fase post Covid-19

24 Giugno 2020 12:56

I longevi sono il motore della vita collettiva, soggetto attivo ed economicamente forte della silver economy, vale a dire di redditi, patrimoni, consumi, stili di vita e valori. Così emerge dall’Osservatorio Censis-Tendercapital sulla Silver Economy e le sue conseguenze nella società post covid-19”.

Post-covid: anziani più ottimisti dei millennial

Oggi, nella fase post-coronavirus, sottolinea l’Osservatorio, gli anziani guardano al proprio futuro e a quello della propria famiglia con meno pessimismo e più fiducia degli altri: con benche  il 32,8% si dice ottimista, contro il 10,4% dei millennial e il 18,1% degli adulti. Analogamente, i longevi sono anche i più positivi sulle chance di ripresa dell’Italia (20,9%), mentre crolla in questo caso la fiducia dei millennial (4,9%). ura intergenerazionale nel post Covid-19 tra over 65 e giovani

La pandemia quindi ha creato anche una spaccatura intergenerazionale: da una parte gli over 65, mediamente in buona salute, solidi economicamente, con vite appaganti e una riconosciuta utilità sociale, dall’altra i giovani.

 Nasce così, dice l’Osservatorio, un nuovo rancore sociale, alimentato e legittimato da una inedita voglia di preferenza generazionale nell’accesso alle risorse e ai servizi pubblici, legata alla visione del longevo come privilegiato dissipatore di risorse pubbliche. Ben 5 giovani su 10 in emergenza vogliono penalizzare gli anziani nell’accesso alle cure e nella competizione sulle risorse pubbliche. Più precisamente, il 49,3% dei millennial (il 39,2% nel totale della popolazione) ritiene che nell’emergenza sia giusto che i giovani siano curati prima degli anziani; inoltre il 35% dei giovani (il 26,9% nel totale della popolazione) è convinto che sia troppa la spesa pubblica per gli anziani, dalle pensioni alla salute, a danno dei giovani.

Secondo Giuseppe De Rita, Presidente del Censis, “il Rapporto evidenzia una ferita tra generazioni; la sfida è tuttavia quella di leggerla alla luce di un ciclo di lungo periodo, tenendo conto che prima del contagio gli anziani erano più predisposti a cedere parte del loro reddito ai figli o ai nipoti, mentre il quadro che sembra ora emergere è quello di un atteggiamento di maggiore controllo da parte dei primi volto a riprendere padronanza della propria capacità finanziaria”.