S&P: acquistare casa non era così conveniente dal lontano 2002
Il mattone non riesce a recuperare la verve giusta e anche il prossimo anno i prezzi potrebbero evidenziare una parabola discendente. Le previsioni di S&P Global Ratings vedono infatti i prezzi delle case continuare a scendere quest’anno e nel 2020, in controtendenza rispetto al resto d’Europa dove i prezzi sono visti continuare a salire nei prossimi due anni, anche se a un ritmo più lento rispetto a quello attuale. Tra i 10 mercati immobiliari europei presi in esame, S&P stima che solo in Italia si assisterà a un calo dei prezzi degli immobili.
La stima dell’agenzia di rating è di un’ulteriore contrazione dei prezzi delle abitazioni in Italia dello 0,9% quest’anno e dello 0,4% nel 2020. “Il contesto di stagnazione economica influenza negativamente l’occupazione e le prospettive di crescita del reddito”, rimarca S&P che tuttavia vede alcuni elementi a favore; in particolare l’accessibilità economica e i bassi costi di indebitamento, sosteranno la domanda nelle regioni economicamente più dinamiche, mitigando il calo complessivo dei prezzi delle abitazioni.
I prezzi sono scesi dello 0,8% annuo nel primo trimestre del 2019, dopo il -0,5% registrato a dicembre. Le vecchie abitazioni e le abitazioni situate nelle regioni meridionali stanno facendo scendere i prezzi, ma ci sono alcuni aree immuni rispetto a questa contrazione generalizzata. I prezzi delle nuove abitazioni sono in aumento dalla fine del 2017 e sono aumentati dell’1,7% anno su anno nel primo trimestre del 2011, in quanto l’offerta di nuove abitazioni rimane vicina ai minimi storici. I prezzi hanno iniziato a riprendersi anche nelle regioni più dinamiche del nord industriale, come Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, e a Milano, in luglio, sono aumentati di quasi il 4% rispetto all’anno precedente. Anche le vendite di abitazioni sono ulteriormente aumentate, raggiungendo i massimi da fine del 2011 (590 mila negli ultimi 12 mesi).
Il rallentamento dell’attività economica sta portando ad un indebolimento dell’attività edilizia, come evidenziato dal calo degli ordini. Al sud, oltre alla debolezza economica, sono gli sviluppi demografici negativi a influenzare negativamente il mercato immobiliare. S&P sottolinea come i prezzi siano calati più rapidamente a Napoli e Palermo, rispettivamente giù del 2% e del 4% a luglio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, registrando i cali più veloci da inizio del 2018.
Sponda da Bce e calo tassi Btp
Il calo dei prezzi delle case sarà comunque modesto. I prezzi delle case in Italia, rimarca S&P, non erano così convenienti da inizio 2002. Dopo una discesa dei prezzi durata diversi anni, i rapporti prezzo-reddito e prezzo-affitto sono inferiori di circa il 10% -15% rispetto alla media ventennale. Nel frattempo i tassi di interesse sono tornati al 2,17% a giugno, il livello più basso dal 2018 e dovrebbero diminuire ulteriormente, dato che il recente calo dei rendimenti dei titoli di stato italiani e il taglio atteso dei tassi della BCE dovrebbero tradursi in minori costi di finanziamento per le banche. Questo dovrebbe rappresentare un fattore a supporto della domanda nelle aree economiche più dinamiche, con un calo dei prezzi delle abitazioni che complessivamente resterà moderato.