Spese più magre per gli italiani a Natale: Deloitte, 255 euro spesa media a famiglia (-48% sul 2019)
Quest’anno il Natale avrà un sapore diverso per tutti. Con inevitabili conseguenze anche sulle spese e sui consumi degli italiani nel periodo di festa. Vuoi per le restrizioni e per le crescenti preoccupazioni finanziarie, ma sono quasi otto consumatori su dieci che aaffermano che ridurranno la propria spesa per il periodo di Natale. Inoltre, a fronte del 40% che nutre timori rispetto alla perdita del proprio posto di lavoro, un altro 42% teme che i propri risparmi non siano sufficienti a far fronte alle proprie esigenze economiche nei prossimi mesi, incentivando quindi un comportamento orientato al risparmio e alla revisione dei propri budget familiari. E in questo scenario di incertezza il 20% dei consumatori preferisce attendere i saldi di gennaio 2021 per effettuare alcune spese. Solo alcuni numeri e tendenze contenuti nell’ultima release dell’Osservatorio Deloitte Global State of Consumer Tracker, che con cadenza mensile monitora l’andamento dei consumi e i trend correlati.
L’ansia generata dalla pandemia si traduce in una spesa prudente e sempre secondo la ricerca Deloitte diminuisce in generale la propensione all’acquisto di beni discrezionali, mentre rimane costante per i beni di prima necessità (come ad esempio cibo, medicine e prodotti per la casa). Facendo qualche calcolo, per queste festività gli italiani si attendono di spendere circa 255 euro a famiglia, con una contrazione del 48% su base annua. Dall ricerca emerge che saranno soprattutto i consumatori con reddito medio (52%) ad applicare i tagli alla spesa di questo periodo a causa di un deterioramento della propria condizione economica. Tra coloro che dichiarano l’intenzione di spendere di più rispetto al 2019 rimane comunque forte la motivazione economica: il 32% cercherà di approfittare degli sconti del periodo. C’è poi un altro dato: circa l’11% dichiara che quest’anno non comprerà alcun regalo, il doppio rispetto all’anno scorso. Il 58% degli over 55 e il 35% dei 35-54 sono tra coloro che si asterranno. La maggioranza degli italiani rimane comunque orientata a celebrare i festeggiamenti natalizi, seppur in maniera diversa, e sono soprattutto i giovani i più desiderosi a non rinunciare allo scambio dei doni, con una spesa media di 220 euro.
Gli italiani adattano le proprie abitudini ai limiti imposti dalla pandemia: il budget viaggi destinato ora ai festeggiamenti in casa
Davanti alle restrizioni imposte per contenere la pandemia le abitudini negli acquisti e nei consumi degli italiani sono cambiate. Più tempo trascorso a casa (77%), limitazioni agli incontri sociali (68%), riduzione della spesa (64%) e riduzione dei viaggi (62%) sono le azioni più importanti che gli italiani adotteranno in queste festività natalizie non convenzionali. In questo 2020 poco caratterizzato da viaggi, spostamenti e tempo passato fuori casa, gli acquisti di Natale si concentrano per il 50% sui regali e il 45% su acquisti di cibo e bevande (con una spesa media inferiore rispetto al 2019 rispettivamente del -19% e del -32%).
Le preferenze vanno su doni ‘poco esperienziali’ quali abbigliamento e accessori (43%), cosmetici e profumi (35%) e cibo e bevande gourmet (33%). Gli articoli non da regalo, come i mobili per la casa e le decorazioni hanno visto uno dei maggiori miglioramenti rispetto agli anni passati, ulteriore segno della riscoperta dell’ambiente domestico in questi ultimi mesi. Sono soprattutto gli over 55 (38%) che acquisteranno prodotti di enogastronomia come regalo per questo Natale, mentre il 55% dei giovani 18-34 dimostra una marcata preferenza per l’abbigliamento e gli accessori, anche di lusso (10%).
“Sicuramente la pandemia sta avendo un grande impatto sui consumatori ma, come abbiamo visto nei precedenti periodi di recessione, così come in quelli di crescita, i consumatori sono molto resilienti e si adattano al contesto esterno. Gli atteggiamenti delineatesi all’inizio della pandemia e confermatisi nel corso di questo anno caratterizzeranno i comportamenti di consumo anche di questo periodo”, afferma Patrizia Arienti, consumer industry leader, partner Deloitte, secondo la quale ci sarà sicuramente una predisposizione marcata alla ricerca di prodotti local e Made in Italy, in supporto alle realtà locali e alle eccellenze del nostro Paese, così come una forte attenzione alla privacy dei propri dati personali.