Notiziario Notizie Italia Spread sotto l’albero, italiani tagliano budget per regali natale

Spread sotto l’albero, italiani tagliano budget per regali natale

10 Dicembre 2018 14:41

L’aumento dell’incertezza in Italia rischia di frenare la propensione ai consumi e il Natale 2018 sarà un importante banco di prova per vedere quanto l’effetto spread si farà sentire sul sentiment degli italiani. 

Dal sondaggio di Natale condotto da Confesercenti con SWG emerge che gli italiani sono preoccupati per la tenuta dell’economia e il 17% delle famiglie ha ridotto i consumi nell’anno. 

La maggiore prudenza dovrebbe in durre a spendere un po’ di meno per i regali: il budget previsto per i doni è di 285 euro a persona, con una flessione del 7% rispetto allo scorso anno. Si spende di meno, ma i regali si scelgono con maggior cura, restringendo la platea di beneficiari: quest’anno i nostri concittadini faranno sette regali a testa, uno in meno dello scorso anno. E, soprattutto, si torna a comprare nei negozi: la percentuale di consumatori che comprerà in un’attività commerciale di vicinato passa dal 16 al 19%, prima crescita negli ultimi cinque anni. 

Gli italiani arrivano al Natale 2018, dunque, con qualche timore in più. Oltre un terzo dei cittadini (il 38%), ritiene che l’anno si chiuda con un’Italia peggiorata dal punto di vista socioeconomico. Una quota in aumento rispetto allo scorso anno (quando era il 33%) e più che doppia rispetto al 18% che rileva invece che c’è stato un miglioramento.

Preoccupa economia e tenuta conti pubblici
Tra i problemi che preoccupano maggiormente gli italiani c’è la situazione dell’economia dell’Italia, segnalata dal 32% degli intervistati: una percentuale in deciso aumento rispetto allo scorso anno, quando solo il 19% aveva espresso timori sul tema. Ma c’è anche un 19% che si dice preoccupato soprattutto per lo spread e la tenuta dei conti pubblici. Cresce, inoltre, il numero di preoccupati per la questione ‘ambiente e inquinamento’, che passa dal 22 al 30% del campione, probabilmente per effetto delle catastrofi da maltempo avvenute, purtroppo, anche quest’anno.

Rispetto allo scorso anno, invece, gli italiani sembrano aver guadagnato un po’ di serenità su altri temi chiave per la società e l’economia. Diminuisce la quota di concittadini preoccupati per la criminalità e sicurezza (dal 22 al 20%), ma si registra meno timore anche su Previdenza (dal 30 al 22% di quest’anno), Sanità (dal 21 al 18%) e fisco (dal 27 al 23%). Si alleggerisce anche la pressione sui giovani e sul lavoro, che però rimangono le due preoccupazioni principali degli italiani, segnalate entrambe dal 35%. Crollano, invece, i timori su immigrazione (dal 24 al 20%) e sul terrorismo (dal 16 al 6%).

I consumi ed il reddito familiare
Il 17% delle famiglie ha indicato di aver ridotto i consumi durante l’anno. Un segnale purtroppo negativo, ma in linea con la frenata delle vendite che abbiamo registrato nel 2018. La diminuzione, però, sembra dovuta più all’incertezza che ad un peggioramento oggettivo delle condizioni economiche delle famiglie. Che comunque rimangono non brillanti: solo il 41% degli italiani, infatti, ritiene che il proprio reddito familiare permetta di vivere agiatamente (il 2%) o con tranquillità (il 39%). Per il 40% è invece insoddisfacente, e a questi si aggiunge un 14% che segnala difficoltà ad arrivare a fine mese ed un 5% che, invece, non riesce mai ad arrivarci e si sente povero.

Meno regali
Il 33% degli italiani vorrebbe spendere per Natale meno dello scorso anno, contro un 7% che invece vorrebbe spendere di più. Il risultato è una spesa in leggera contrazione: secondo le intenzioni d’acquisto rilevate dal nostro studio, il budget previsto per i regali di Natale a parenti e amici scende a 285 euro, dai 307 dello scorso anno con un calo del -7,2%.

Diminuisce anche il numero di regali: dagli 8 a persona rilevati per il Natale 2017 si passa a 7. La maggior parte relativa – il 43% degli intervistati – metterà sotto l’albero tra i 5 ed i 10 pacchi. Il 35% ne farà invece meno di cinque, quota in aumento rispetto allo scorso anno (erano il 30%). Diminuiscono, invece, i generosi: gli italiani che faranno tra dieci e venti regali scendono dal 22 al 16%. Stabile, invece, la truppa di chi non farà regali, al 4% come lo scorso anno.

Per la prima volta in cinque anni, è in crescita la percentuale di chi acquista nei negozi, che passa dal 16 al 19%. Una crescita superiore a quella del canale web, che invece passa dal 34 al 36%. Calano, invece, i mercatini/bancarelle – scelti dall’11% degli intervistati contro il 12% dello scorso anno – e le grandi strutture commerciali (da 35 a 32%).

I prodotti più gettonati per fare un regalo sono libri (segnalati dal 41% degli intervistati), capi d’abbigliamento (38%), regali gastronomici (33%), vini (20%), accessori moda, giochi o videogiochi e prodotti tecnologici, tutti e tre al 19%. Più distante nella classifica dei doni più acquistati l’arredamento/cose per la casa (indicati dal 14%), gli elettrodomestici (11%), seguiti da calzature (8%) e viaggi (4%).

La classifica cambia se si guarda a cosa vorrebbero gli italiani sotto il proprio albero. In cima alle preferenze, a grande distanza, ci sono i buoni acquisto, da spendere come e quando si vuole nei negozi di propria scelta e desiderati dal 20% degli intervistati. Seguono i libri (16%), i prodotti tecnologici ed i regali enogastronomici (entrambi al 15%), poi capi d’abbigliamento (13%), profumi o cosmetici (8%), smartbox o simili (5%), arredamento/cose per la casa (4%) e infine gioielli e giochi (entrambi al 2% delle preferenze).