Svolta sulle bollette, spunta l’idea di copiare il Portogallo
Bollette più leggere. Il sogno degli italiani di vedersi alleggerire il salasso sulle bollette di luce e gas potrebbe essere esaudito dal governo Vonte-bis che sta studiando la delicata questione del disinnesco delle clausole IVA. Un rebus da 23 miliardi di euro a cui palazzo Chigi e ministero dell’Economia devono trovare soluzione in tempi brevi.
Il dilemma è chiaro: se si disinnescano tutte le clausole si rischia di rimanere senza risorse da investire su altri fronti. Dopo la smentita di Palazzo Chigi circa l’ipotesi di aumenti selettivi dell’IVA parzialmente compensati, allo studio di sarebbero varie soluzioni tra cui una suggestiva che prende spunto da quanto fatto un anno fa dal Portogallo.
Taglio dell’Iva su luce e gas, ecco le ipotesi in campo
L’obiettivo, stando a quanto riferisce oggi un articolo di Repubblica, è una riduzione dell’imposta sulle bollette energetiche, gas e luce. Nel 2018 il governo di centrosinistra del Portogallo ha ridotto l’Iva su elettricità e metano dal 23 al 6 per cento.
In Italia c’è spazio per fare lo stesso? Ad oggi la tassazione sulle bollette è al 10 per cento per l’uso domestico e fino a un tetto di consumi prestabilito. “L’idea è quella di tagliarla di un paio di punti. Un modo per disinnescare i recenti aumenti e per lanciare un primo segnale agli utenti meno abbienti. Una manovra, dunque, sui beni primari”, rimarca l’articolo di Repubblica.
Una mossa propedeutica a rompere il tabù sull’Iva e procederea alcune aliquote verranno abbassate e nello stesso tempo altre, per alcuni beni specifici, verranno alzate. In particolare i rialzi potrebbero riguardare l’IVA sui prodotti di lusso (attualmente al 22 per cento).