Notiziario Notizie Italia Tasse: giugno è il mese delle scadenze. Ecco cosa si deve pagare

Tasse: giugno è il mese delle scadenze. Ecco cosa si deve pagare

4 Giugno 2018 11:31

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E’ iniziato il mese delle tasse per eccellenza. Con giugno infatti il fisco comincia seriamente a presentare il conto ai
contribuenti italiani. Tra la Tasi/Imu, l’Iva, la Tari e l’Irpef, le famiglie, le imprese e i lavoratori autonomi
dovranno versare 53,3 miliardi di euro di tasse entro la fine del mese. Secondo l’analisi della Cgia di Mestre, in questo mese di giugno l’impegno economico più gravoso lo dovranno sostenere le imprese: con il pagamento delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori verseranno all’erario 11,4 miliardi di euro. Lo sforzo economico più rilevante per le famiglie italiane invece sarà rappresentato dal pagamento della prima rata dell’Imu-Tasi sulle seconde e terze case.

Le principali scadenze fiscali a giugno
La prima data importante da segnarsi in calendario è il 18 giugno, entro cui si deve versare la prima rata dell’Imu e della Tasi, le due imposte sugli immobili (la scadenza originaria sarebbe il 16, ma è sabato), ad esclusione della prima casa a meno che non sia di lusso. Dei 9,8 miliardi di euro di gettito previsti dal pagamento della prima rata di queste due imposte gravanti su tutti gli immobili presenti nel Paese, quelli ascrivibili alle famiglie ammonteranno a circa 5 miliardi di euro. Sempre il 18 giugno, imprese e lavoratori autonomi devono versare l’Iva per un ammontare complessivo stimato a 9,4 miliardi di euro.

Ma il giorno più caldo del mese è il 30 giugno. In questa data si pagano saldo e prima rata di Irpef, Ires e Irap. In particolare, le imprese saranno chiamate a versare 9,1 miliardi per quanto riguarda il pagamento del saldo 2017 e dell’accontro 2018 relativo all’Ires (Imposta sui redditi delle società di capitali). L’Irpef in capo a tutti i lavoratori indipendenti (partite Iva) e agli altri percettori di reddito (da fitti, altri proventi, etc.), peserà per circa 4,3
miliardi. Il saldo 2017 e l’acconto 2018 dell’Irap, invece, costeranno alle attività produttive 3,2 miliardi.

Si ricorda, inoltre, che le scadenze del versamento della Tari (tassa rifiuti) sono diverse e stabilite dai comuni che devono prevedere almeno due rate all’anno.