Tassi sui mutui al nuovo minimo storico, giù anche le sofferenze bancarie
A marzo i tassi di interesse applicati ai prestiti alla clientela toccano i nuovi minimi storici. Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,68% dal 2,69% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007. E’ il quadro che emerge dall’ultimo rapporto Abi. Al minimo storico anche il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni che è risultato pari a 1,90% (1,91% a febbraio 2018, minimo storico, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso.
Minimo storico anche per il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese che a marzo risulta pari a 1,38% (1,54% il mese precedente, minimo storico; 5,48% a fine 2007).
Nel mese di marzo i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di +2,1%, dando seguito alla positiva dinamica dei prestiti in essere (tasso di crescita annuo in positivo da oltre 2 anni). Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi a febbraio, si conferma anche la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,6% rispetto a febbraio 2017 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).
Sofferenze nette giù del 37% in 14 mesi
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a febbraio si sono attestate a 54,5 miliardi di euro; un valore in diminuzione di 5 miliardi rispetto ai 59,5 miliardi del mese precedente e in forte calo, meno 32,3 miliardi, rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). Lo rende noto l’Abi nel suo ultimo rapporto mensile. In 14 mesi si sono quindi ridotte di oltre il 37%. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 34 miliardi, cioè diminuisce del 39%.