Televisore: pronti al cambio? 4 milioni di famiglie dovranno affrontare questa spesa
Il passaggio al nuovo standard di trasmissione televisivo DVB-T2, che inizierà da settembre 2021, costringerà molti italiani a mettere mano al portafogli per adeguare i propri televisori. È questo uno dei dati emersi dall’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat secondo la quale il 21% dei rispondenti, pari a circa 4 milioni di famiglie, ha dichiarato di non avere in casa alcun televisore compatibile con il nuovo standard e pertanto dovrà necessariamente cambiare apparecchio o dotarsi di decoder. Ma la platea di italiani costretta ad affrontare questa spesa sarà molto probabilmente ancor più grande se si considera che il numero totale di famiglie che hanno almeno 1 apparecchio non compatibile con il nuovo standard è pari a circa 11 milioni (il 59% dei rispondenti).
Oltre al danno economico, per molte famiglie italiane si profila anche la beffa. Nonostante già dal 2017 sia proibita la vendita al dettaglio di apparecchi non compatibili con il nuovo standard, quasi 1 rispondente su 3 tra quelli che dovranno metter mano al portafogli ha dichiarato che l’apparecchio da cambiare è stato acquistato meno di 3 anni fa.
Il Bonus TV: 1 su 3 non sa come funziona
Per alleggerire il peso del cambiamento sulle economie familiari è stato varato il cosiddetto Bonus TV, un contributo da 50 euro per l’acquisto di un nuovo apparecchio televisivo o di un decoder destinato a chi ha un Isee inferiore ai 20.000 euro, ma non tutti conoscono il provvedimento e, anche fra chi lo conosce, non tutti saranno in grado di usarlo. Sebbene, come messo in luce dell’indagine, il 60% dei rispondenti abbia dichiarato di aver sentito parlare dell’incentivo, quasi 1 rispondente su 2 ha ammesso di non sapere come questo funzioni; 1 su 4 (26%) di non rientrare nei parametri necessari per usufruirne.
Decoder, nuovo apparecchio o addio TV?
La maggior parte delle famiglie intervistate (43%) ha dichiarato che comprerà un decoder, il 31% acquisterà un nuovo apparecchio, mentre il 22% non ha ancora deciso. Interessante notare come, probabilmente per ragioni economiche, il 4% dei rispondenti abbia detto che, semplicemente,
rinuncerà al televisore, funzionante, ma non più compatibile. Per chi ritiene la televisione una parte della propria quotidianità sarà sorprende, forse, sapere che il 7% dei rispondenti di questo sotto campione, pari a circa 80.000 famiglie, abbia dichiarato che, quando partirà il nuovo standard di trasmissione, farà a meno dell’apparecchio tv.