Finanza Notizie Italia Tim manda messaggio ufficiale a Kkr: al vaglio solo “offerta concreta”, titolo spicca il volo a +9%

Tim manda messaggio ufficiale a Kkr: al vaglio solo “offerta concreta”, titolo spicca il volo a +9%

14 Marzo 2022 09:55

Dopo un lungo consiglio di amministrazione è arrivata la risposta ufficiale di Tim a Kkr, con un mandato ufficiale all’amministratore delegato Pietro Labriola “per valutare l’attrattività e concretezza della potenziale offerta”. Nella prospettiva di conseguire la massima valorizzazione per il gruppo, c’è stata anche apertura ad altri soggetti interessati. Il board si è riunito ieri per valutare le analisi degli advisor, le determinazioni di competenza e decidere i passi successivi in merito alla manifestazione d’interesse indicativa e non vincolante arrivata dal fondo Usa. Lo scorso novembre Kkr aveva lanciato un’Opa di 0,505 euro per azione su un titolo che valeva 0,33 euro (adesso il titolo ne vale 0,30).

All’indomani del board, il titolo Tim ha aperto la settimana in deciso rialzo: adesso viaggia in rialzo di quasi il 10% a 0,3164 euro, allontanandosi dai minimi toccati lo scorso 7 marzo a quota 0,2204 euro (performance 1 mese a -28,18%). Alla luce delle indicazioni preliminari degli advisor finanziari in merito alle prospettive di valorizzazione della società basate sul piano industriale 2022-2024 e sulle proiezioni fino al 2030, il consiglio ha confermato la volontà di eseguire il Piano e di procedere all’esplorazione e allo sviluppo del progetto in discontinuità, attraverso la riorganizzazione delle attività del Gruppo e una possibile integrazione con Open Fiber, coltivando il negoziato con Cdp e le necessarie interlocuzioni con le Autorità. Il board ha, inoltre, confermato la convinzione che vi sia in Tim un valore inespresso, anche in relazione alle discontinuità di cui sopra, che deve essere tenuto in debita considerazione nel valutare qualunque ‘opzione alternativa’ alla realizzazione del piano industriale.

Secondo quanto si apprende da fonti stampa, è stata una discussione ‘accesa’ e con posizioni contrapposte. Il cda ha di conseguenza “deliberato all’unanimità di dare mandato al ceo, nella prospettiva di conseguire la massima valorizzazione di Tim, anche con riferimento ad eventuali altri soggetti interessati, di avviare un’interlocuzione con Kkr, formale e ulteriore rispetto a quelle già intraprese informalmente nei mesi scorsi dai consulenti”.

Questa attività, con il supporto degli advisor, avrà l’obiettivo di ottenere informazioni per valutare l’attrattività e la concretezza della potenziale offerta da un punto di vista finanziario e industriale e conseguentemente, acquisire indicazioni su eventuali elementi che ancora necessitano di approfondimenti, definendo un periodo e perimetro limitati per lo svolgimento di una due diligence di natura esclusivamente confirmatoria. “All’esito delle interlocuzioni, dare disponibilità a organizzare una o più management presentation per rispondere a eventuali esigenze di approfondimento”, si legge nel comunicato diffuso nella notte.

Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, gli advisor avrebbero individuato una valorizzazione di Tim di oltre 1 euro. “Non chiaro in quale scenario, se in continuità, stand-alone con separazione della rete o con separazione della rete e aggregazione con Opern Fiber – segnalano da Equita -. Nella sostanza, il cda si propone di verificare la disponibilità di Kkr di proseguire con l`offerta formale e una valutazione più coerente con le prospettive di valore ipotizzate dagli advisor”.

Sul fronte industriale, “La Repubblica” in edicola oggi riporta il board di Open Fiber per siglare un’intesacommerciale con Tim per l`accesso alle infrastrutture nelle aree bianche. L`accordo, sottolineano da Equita, rappresenta un`opportunità per Opern Fiber accelerare la copertura delle aree bianche e per Tim per rimanere esposta (indirettamente) all`upgrade della rete in queste aree, valorizzando la propria infrastruttura. “Segnala soprattutto – aggiungono gli esperti della sim – una relazione meno conflittuale tra le due aziende che apre quindi a forme di collaborazione fino alla possibile integrazione (il cui ostacolo principale a nostro avviso è ora di natura regolatoria)”.