Treni: Italo pronta a sfrecciare in Borsa, Fs preferisce per ora i bond
Il tema “sbarco in Borsa” torna in primo piano nel mondo ferroviario italiano all’indomani dell’annuncio di Italo che si quoterà a Piazza Affari. La rivale Fs prende invece tempo, ma esclude che sia la questione politica ad avere stoppato la quotazione a Piazza Affari. “Come ho spiegato nei giorni scorsi abbiamo una stessa esigenza, ossia investire sui treni, che soddisfiamo in maniera differente – risponde Renato Mazzoncini. a.d. del gruppo Fs, incalzato sull’argomento da Massimo Giannini nel corso di “Circo Massimo” in onda ogni mattina su Radio Capital – entrambi abbiamo puntato sui bond ed è abbastanza facile vedere la differenza tra quelli che abbiamo portato a casa noi e i loro tassi”. E aggiunge: “Loro giustamente fanno bene ad andare in Borsa perché per tutte le società di questo tipo è il modo migliore con cui poter finanziare lo sviluppo e la crescita. Per quanto riguarda noi quest’anno abbiamo emesso quasi 2 miliardi di bond, con tassi di interesse attorno all’1% ed è molto più efficiente finanziarci con bond che con emissione di flottante”.
“Non è la politica e le imminenti elezioni a bloccare la quotazione di Fs, è un discorso diverso – spiega l’a.d. – Da un punto di vista normativo siccome le Frecce svolgono un servizio essenziale per il Paese per poter portare avanti la quotazione è necessaria una norma di legge. Noi però non abbiamo fatto richiesta di questa norma perchè volevamo capire il contesto economico in cui ci trovavamo e gli esperimenti di emissione di bond fatti nel 2017 ci indotto a fare una riflessione profonda. Mi pare abbastanza evidente qual è lo strumento di finanziamento più efficace. Sicuramente se il tema è l’approvvigionamento finanziario a gruppo Ferrovie conviene usare i bond“.
Per Italo prossima stazione: Palazzo Mezzanotte
Italo scalda i motori per sbarcare in Borsa, con una quotazione prevista per febbraio. Ieri la società ha comunicato al mercato Ieri la società guidata da Flavio Cattaneo ha annunciato di avere presentato la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni sul Mercato Telematico Azionario (Mta). Le azioni messe in vendita nell’ambito dell’offerta rappresentano una percentuale compresa tra il 35% e il 40% del capitale sociale di Italo e saranno messe a disposizione da alcuni tra i principali azionisti della società. “Nell’ambito dell’offerta – precisa il gruppo fondato nel 2006 – è altresì prevista la concessione di una cosiddetta opzione greenshoe su un numero di azioni non superiore al 15% delle azioni oggetto dell’offerta medesima”.