Finanza Notizie Italia Ue boccia manovra, Moscovici: ‘chiederemo correzione deficit’. Salvini: ‘chiedo rispetto per popolo italiano’

Ue boccia manovra, Moscovici: ‘chiederemo correzione deficit’. Salvini: ‘chiedo rispetto per popolo italiano’

21 Novembre 2018 13:48

E ora? Ora che la Commissione europea ha ufficialmente bocciato la manovra M5S-Lega, cosa succederà? La risposta l’ha data il commissario agli Affari economici e monetari dell’Ue, Pierre Moscovici:

“Non avviamo oggi una procedura per deficit eccessivo sull’Italia ma vediamo questo percorso aprirsi. Non vedo ragioni per cui i Paesi Ue siano in disaccordo con noi. Se questo accordo si confermerà (tra due settimane) allora dovremo preparare la procedura per deficit eccessivo e una nuova raccomandazione perché l’Italia corregga l’eccesso di deficit e di debito. Prepareremo questa raccomandazione e certamente andrà appoggiata dal Consiglio”.

Praticamente l’Ue chiederà una correzione del deficit.

Nel commentare la bocciatura della legge di bilancio, Moscovici ha parlato di una “conseguenza logica e inevitabile” della decisione italiana di non modificarla dopo la richiesta di ripresentarla. Il commissario ha messo in evidenza, inoltre, la “mancanza di risposte” da parte del governo M5S-Lega ai dubbi espressi dalla Commissione.

“Dubbi persistono sulla crescita prevista, sul deficit e sul debito”, che “non diminuisce”.

Occhio anche alle dichiarazioni del icepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, che ha dato all’Italia anche della sonnambula:

“Siamo dispiaciuti di dover confermare oggi la nostra valutazione, secondo cui il progetto di bilancio dell’Italia non rispetta in misura particolarmente grave le raccomandazioni del Consiglio del 13 luglio”.

“L’analisi del debito – ha continuato il numero due della Commissione europea – indica che il criterio di riduzione deve essere considerato non rispettato, per cui è giustificata l’apertura di una procedura per deficit eccessivo fondata sul debito”. Il vero rischio è che l’Italia “proceda come un sonnambulo verso l’instabilità”.

Ancora Dombrovskis ha sottolineato che la legge di bilancio italiana rappresenta una forma di “non rispetto particolarmente grave” delle regole dell’Unione europea e che a questo punto, previo il via libera dell’Ecofin, la Commissione europea potrebbe aprire formalmente una procedura per deficit eccessivo sull’Italia “anche entro la fine dell’anno”.

Così si legge nel rapporto sul debito che è stato stilato dalla Commissione europea:

“La nostra analisi di oggi – rapporto 126.3 – suggerisce che il criterio del debito debba essere considerato non rispettato. Concludiamo che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo basata sul debito sia quindi giustificata”.

Nel Comunicato stampa della Commissione si precisa inoltre che, “nel caso dell’Italia, avendo valutato il Documento programmatico di bilancio rivisto, che è stato presentato lo scorso 13 novembre, la Commissione conferma l’esistenza di un caso particolarmente grave di non rispetto delle Raccomandazioni fornite all’Italia dal Consiglio, lo scorso 13 luglio del 2018. La Commissione ha già adottato una opinione il 23 ottobre del 2018, identificando un non rispetto particolarmente grave della versione iniziale del DBP (Draft Budgetarr Plan) presentata dall’Italia il 16 ottobre del 2018″.

Nessun allarmismo dal vicepremier leghista Matteo Salvini, che ha anzi invocato rispetto da parte dell’Ue:

“All’Europa chiedo rispetto per il Popolo Italiano, visto che paghiamo ogni anno almeno 5 miliardi in più di quello che ci torna indietro. Diritto al lavoro, diritto alla salute e allo studio, meno tasse e più sicurezza: noi andiamo avanti!”.

“Spiegheremo più nel dettaglio le riforme strutturali, il codice degli appalti, la sburocratizzazione, le spese per investimenti – aveva detto ancora prima della notizia della bocciatura il leader della Lega- Loro si occupano molto di spese correnti, di riforma Fornero, ma c’è una spesa investimenti assolutamente notevole”. Sul rischio sanzioni si era così pronunciato:

“Mi sembrerebbe irrispettoso, non nei confronti del governo ma del popolo italiano, che è un contribuente netto per decine di miliardi di euro. Sanzionare chi ti paga miliardi per una manovra di crescita mi sembrerebbe strano”.