Ue perde pazienza con Italia, incontro segreto Tria-Moscovici. Rischio manovra bis e non solo
La situazione è critica al punto che nella serata di ieri, al termine della riunione dell’Eurogruppo, si è tenuto un un bilaterale segreto tra “la “colomba” Pierre Moscovici — impegnato ad evitare il peggio — e Giovanni Tria”. E’ quanto riporta oggi il quotidiano la Repubblica nell’articolo “Ora l’Europa ci processa e prepara la stangata “Non pagheremo per voi”.
“Come nei giorni dello scontro d’autunno nessuno difende Roma, di nuovo sul banco degli imputati per i conti potenzialmente capaci di far saltare l’euro – si legge nell’articolo di Repubblica – Anzi, monta la pressione delle capitali perché il 5 giugno, il giorno del giudizio con le raccomandazioni Ue, la Commissione europea apra una procedura sul debito italiano neutralizzando una volta per tutte Salvini e Di Maio con il risultato però di limitare per anni la sovranità in politica economica del Paese, a prescindere da chi lo governerà”.
L’Italia preoccupa tutti, insomma, inclusa la cancelliera tedesca Angela Merkel e la leader del Cdu candidata alla sua successione Annegret Kramp-Karrenbauer che, in un’intervista su Repubblica, esprime tutta la sua perplessità nei confronti della Lega di Matteo Salvini:
“La situazione italiana vista da fuori è difficile da comprendere. C’è questa insolita alleanza di governo tra populisti di destra e di sinistra. E siamo preoccupati che l’anti-europeismo stia crescendo, anche sotto forma del sostegno alla Lega. Ci preoccupa poi che potenze come la Russia e la Cina, che non hanno certamente alcun interesse a un’Europa forte e stabile, stiano cercando di aumentare la loro influenza in Italia. Gli sviluppi in Italia, uno dei paesi fondatori della Ue e uno dei paesi più grandi e più potenti in Europa, ci costringono e costringono la Germania a essere molto vigili”.
Che dire poi, a riprova di come l’Italia sia osservata speciale più che mai dell’Europa, del botta e risposta tra il ministro Giovanni Tria e il collega austriaco Hartwig Loeger? Quest’ultimo, ministro del governo di Sebastian Kurz, che in teoria sul piano politico dovrebbe essere in sintonia con Matteo Salvini, ha detto chiaro e tondo: che l’Austria non vuole “pagare i debiti di Roma”.
Il ministro austriaco ha affondato il dito nella piaga, affermando che “spingendo in modo deliberato la spirale del debito non si può escludere che l’Italia diventi una seconda Grecia», oltre a dire che “Tria sta cedendo a Salvini, non guarda più la verità in faccia».
Nel suo articolo La Repubblica sottolinea come la pazienza dell’Europa sia ormai al limite e come l’Italia rischi praticamente una stangata. In che senso?
“L’Italia rischia, anche se la decisione finale di Juncker arriverà solo dopo il voto del 26 per non incendiare la campagna elettorale in favore di sovranisti e populisti e per tenere in conto il risultato delle Europee. Per sperare di salvarsi, il messaggio recapitato a Bruxelles, il governo però dovrà fare degli sforzi già in estate visto che i conti gialloverdi 2018-2020 sono fuori da tutti i parametri europei e non rispettano gli impegni presi a dicembre da Conte e Tria e poi da tutto il governo con la finanziaria. Sia intervenendo in corso d’opera con una manovrina bis di almeno 2-3 miliardi sul 2019, sia garantendo gli oltre 30 miliardi di intervento sul 2020 per tenere a bada l’esplosivo debito italiano”. Insomma, Salvini con le sue esternazioni anti-Ue sta rischiando davvero di fare la fine di Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento.