Finanza Notizie Italia Vino Italiano, calo storico nell’era Covid: giù export per la prima volta in 30 anni

Vino Italiano, calo storico nell’era Covid: giù export per la prima volta in 30 anni

11 Agosto 2020 11:14

 

Per la prima volta in 30 anni calano le vendite di vino italiano nel mondo. Una contrazione del 4% nel 2020 che rappresenta con una storica inversione di tendenza a causa delle difficoltà registrate dalla ristorazione in tutto il mondo per l’emergenza coronavirus. Una tendenza che emerge da una analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell’anno in occasione dell’inizio della vendemmia lungo la Penisola.

Per Coldiretti si tratta di “un dato preoccupante dopo il record storico di 6,4 miliardi fatto segnare lo scorso anno per le esportazioni di vino Made in Italy”. La vendemmia 2020 è la prima segnata dagli effetti della pandemia mondiale, delle tensioni commerciali internazionali con la minaccia dei dazi e della Brexit con l’uscita dall’Unione Europea della Gran Bretagna che è stata per lungo tempo il principale cliente del prosecco, il vino italiano più esportato nel mondo.

Un dato su tutti. In Cina, dove il virus è scoppiato, il consumo di bottiglie tricolori fra gennaio e maggio 2020 è crollato in valore del 44%. Dai dati diffusi da Coldiretti emerge inoltre che nel Regno Unito le vendite sono scese di quasi il 12% anche a causa delle incertezze e delle tensioni legate alla Brexit, la Francia ha ceduto il 14% mentre l’export in Germania e Stati Uniti, due dei principali mercati per l’Italia, è in leggero calo (- 1%).  Ma sul commercio con gli Usa – precisa Coldiretti – pende la scure dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump il cui verdetto sarà noto a breve e potrebbero colpire proprio il vino con un valore delle esportazioni di oltre 1,5 miliardi di euro, è il prodotto agroalimentare italiano più venduto negli States.

Coldiretti ricorda che gli Stati Uniti sono il principale consumatore mondiale di vino e l’Italia è il loro primo fornitore con gli americani che apprezzano tra l’altro il Prosecco, il Pinot grigio, il Lambrusco e il Chianti che a differenza dei vini francesi erano scampati alla prima black list scattata ad ottobre 2019. “Se entrassero in vigore dazi del 100% ad valorem sul vino italiano una bottiglia di Prosecco venduta in media oggi al dettaglio in Usa a 10 dollari ne verrebbe a costare 15, con una rilevante perdita di competitività”, spiega l’associazione.

“Con quasi 4 cantine italiane su 10 (39%) che fanno registrare difficoltà a seguito dell’emergenza occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre I costi e tagliare la burocrazia”, commenta il presidente la Coldiretti Ettore Prandini sottolineando che “bisogna ripensare per la vendemmia in corso ad uno strumento per il settore che semplifichi, sia agile e flessibile rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestiva disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito per giovani studenti, pensionati e cassa integrati”.