A lavoro 4 giorni a settimana con taglio allo stipendio del 15%. L’esperimento della spagnola Telefonica
Lavorare quattro giorni a settimana su base volontaria e in smart working per almeno due giorni su quattro con un taglio del 15% di stipendio. Questo l’oggetto dell’accordo raggiunto tra i sindacati e i vertici di Telefónica Spagna, colosso internazionale delle telecomunicazioni che offrirà a parte della sua forza lavoro l’opportunità di partecipare a un programma pilota di una settimana di quattro giorni, che dovrebbe iniziare a ottobre e durare tre mesi, come parte di più ampi negoziati con i sindacati in seguito alla pandemia di coronavirus.
“Stiamo andando avanti con un modello di lavoro flessibile che si è dimostrato fattibile durante la pandemia”, ha detto Emilio Gayo, presidente di Telefonica Spagna, in un comunicato. “Questo accordo dimostra il nostro forte impegno verso nuovi modi di lavorare”. Telefonica dice di essere la prima azienda spagnola a incorporare la settimana di 32 ore nel suo modello di business.
“Non sappiamo ancora quanti dipendenti saranno interessati dalla sperimentazione”, ha detto a Reuters il rappresentante sindacale della UGT Diego Gallart. “Ma una parte sostanziale della forza lavoro è desiderosa che aumenti lo smart working”. L’operatore di telecomunicazioni spagnolo concederà anche ai dipendenti due giorni di lavoro a distanza alla settimana, che possono accumulare e utilizzare in modo flessibile se il loro supervisore è d’accordo, non ponendo limiti sul luogo in cui svolgere lo smart working. I concorrenti Orange e Vodafone hanno raggiunto negli ultimi mesi accordi simili con i sindacati per concedere al personale giorni settimanali di lavoro a distanza – due nel caso di Orange e tre in quello di Vodafone – con vari gradi di flessibilità. Che anche in Italia si segua questo esempio?