Alibaba gongola per Singles’ Day 2019 da record: 1 mld $ di ordini in un minuto
Oggi in Cina si celebra il Singles’ Day, il Giorno dei single, ovvero il più grande evento dello shopping a livello mondiale. In barba all’allarme calo dei consumi e guerra commerciale, la piattaforma di e-commerce Alibaba ha ricevuto ordini per 1 miliardo di dollari in 1 solo minuto. Dopo 64 minuti gli ordini sono salito a 14 miliardi di dollari, quasi la metà di quanto registrato nell’intero 2018.
Cos’è il Singles’ Day
E’ nel 1993 che un gruppo di studenti universitari stanchi degli stereotipi, hanno avuto la geniale intuizione di celebrare il loro status di single fissando come data l’11 novembre. Un’idea che ebbe da subito un enorme successo e che quei geni di Alibaba, il famoso sito di e-commerce fondato da Jack Ma hanno pensato di far proprio e celebrare la Festa dei single con una giornata di sconti e promozioni imperdibili che inaugurano in Cina lo shopping natalizio.
Il Singles’ Day rappresenta una preziosa occasione per avere visibilità sull’andamento della spesa dei consumatori in Cina, in particolare per quanto riguarda la classe media
Cina, consumi online e guerra dazi
Lo shopping online cinese è diventato un fenomeno dirompente e questo spaventa non poco gli Stati Uniti che stanno combattendo da mesi una dura guerra commerciale nel tentativo di frenare l’avanzata economica del Celeste Impero sullo scacchiere mondiale. Nonostante le difficoltà e le tensioni politiche, tuttavia, i fattori della crescita interna cinese rimangono fortemente radicati come dimostrato dai consumatori online attivi sulla piattaforma Alibaba che quest’anno ha superato quota 700 milioni, il 15% in più dello scorso anno, con la giornata del Sigle’s Day che vale 2,5 volte il Black Friday americano.
“I consumi privati – osservano gli analisti di East Capital – hanno contribuito per quasi il 40% del Pil nominale del Paese nel 2018 e strutturalmente continueranno a guidare la crescita. Per quanto le vendite al dettaglio abbiano recentemente accusato un rallentamento, attestandosi ad un +7,5% anno su anno, la cifra rimane una delle più elevate tra i mercati sviluppati ed emergenti e quest’anno la Cina è sulla buona strada per superare gli Stati Uniti come il più grande consumatore di beni al mondo. Inoltre, escludendo l’effetto del settore auto, la crescita totale delle vendite al dettaglio avrebbe superato il 9%”.
In Cina più del 50% delle vendite online
Stando ai numeri, la quota delle vendite al dettaglio online cinese rispetto al dato complessivo è cresciuta costantemente negli ultimi 10 anni in Cina fino a rappresentare il 23% di penetrazione, pari a un +2,1% rispetto a un anno fa. Per mettere questo numero in prospettiva, la penetrazione media globale è del 14%, mentre negli Stati Uniti l’e-commerce rende conto di una percentuale molto più piccola delle vendite totali, ovvero intorno al 12%. Se i numeri principali della Cina sul consumo complessivo di beni hanno subito un rallentamento, principalmente a causa della debolezza delle vendite di auto (nei primi nove mesi del 2019 è pari a -11%), le vendite online continuano a registrare una solida crescita, con un +18,4% anno su anno a settembre 2019. All’attuale tasso di crescita e avvicinandosi alla soglia dei 2 mila miliardi di dollari di vendite nell’e-commerce, la Cina rappresenta oggi oltre il 50% delle vendite online globali, mentre la quota statunitense è scesa al di sotto del 20%.
Alibaba pronta a quotarsi a Hong Kong
Anche i numeri in borsa confermano il trend positivo. L’ultima trimestrale di Alibaba, quotata a Wall Street, ha evidenziato una crescita dei ricavi del 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante il calo della crescita manifatturiera interna e dell’export. In borsa Alibaba è salita del 36% da inizio anno e punta a chiudere l’anno fiscale a marzo 2020 con ricavi per 500 miliardi di yuan (71,5 miliardi Usd). Non solo. Come riporta Barron’s, Alibaba punta a quotarsi anche a Hong Kong entro la fine di questo mese per raccogliere nuovi capitali (10-15 miliardi Usd) e per permettere un più ampio scambio di quote azionarie anche fra gli investitori cinesi. La borsa di Hong Kong, lieta di accogliere il colosso dell’e-commerce cinese, dovrebbe dare la propria approvazione la prossima settimana. La quotazione di Alibaba anche a Hong Kong – scrive Barron’s – si inserisce anche nel quadro più complesso delle relazioni commerciali fra Cina e USA e che dovrebbe portare a una maggiore distensione fra i due Paesi sugli accordi commerciali in fase di revisione.