Amazon brevetta il braccialetto elettronico per i dipendenti
Un computer da polso permetterà di rendere più rapida l’individuazione dei prodotti da impacchettare e spedire ai clienti. Si scatenano le polemiche
Rischia di riaccendersi la tensione in Amazon, dopo il primo sciopero dei lavoratori in occasione del Black Friday dello scorso dicembre per le condizioni di lavoro giudicate troppo dure. Le nuove polemiche sono legate al braccialetto elettronico che i dipendenti della logistica potrebbero dover indossare.
La richiesta di brevetto, presentata nel 2016, è stata approvata a fine gennaio.
Come funziona il braccialetto elettronico di Amazon
Il dispositivo controlla i movimenti dei lavoratori e vibra in caso di errore, aiutando a individuare, negli sterminati magazzini della compagnia, i prodotti da impacchettare e spedire ai clienti. In tal modo il processo di ricerca dei prodotti diventa più rapido con l’ordine del cliente che, una volta recepito dal computer, viene automaticamente indirizzato sul braccialetto.
Per gli ingegneri che hanno sviluppato il brevetto “i sistemi attuali per tracciare i prodotti nel magazzino possono richiedere azioni che fanno perdere tempo”.
Per Giorgio Airaudo, eletto nel 2013 in Parlamento per Sinistra Ecologia e Libertà, attualmente membro di Liberi e Uguali e in precedenza segretario nazionale della Fiom, “siamo allo schiavismo del nuovo millennio. L’idea di Amazon è di mettere dei braccialetti elettronici ai propri dipendenti con la scusa di migliorare il lavoro ma in realtà è un modo per controllarli e sorvegliarli. Il tutto grazie alle deroghe inserite nel Jobs Act sul controllo a distanza dei lavoratori”.
Amazon ha deciso di non replicare alle polemiche sottolineando l’attenzione dell’azienda nel “garantire un ambiente di lavoro e inclusivo. La sicurezza e il benessere dei nostri dipendenti sono la nostra priorità”.