Amazon nel mirino dell’Antitrust Ue:aperta indagine sul duplice ruolo di mercato e rivenditore
Chiusa l’edizione 2019 del Prime Day, Amazon si trova ad affrontare una nuova gatta da pelare. Oggi la Commissione Ue ha annunciato l’apertura di un’indagine sul colosso di Seattle con l’obiettivo di verificare se l’utilizzo, da parte del colosso di e-commerce, dei dati dei dettaglianti indipendenti che vendono i loro prodotti attraverso la piattaforma viola le regole sulla concorrenza.
Vestager: “Dobbiamo garantire i vantaggi per i consumatori on line”
Il commissario Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza dell’Ue, ha dichiarato: “I consumatori europei acquistano sempre più spesso online. Il commercio elettronico ha stimolato la concorrenza al dettaglio e ha portato più scelta e prezzi migliori. Dobbiamo garantire che le grandi piattaforme online non eliminino questi vantaggi attraverso comportamenti anticoncorrenziali”. “Ho pertanto deciso – continua Vestager – di esaminare molto attentamente le pratiche commerciali di Amazon e il suo duplice ruolo di mercato e di rivenditore, per valutare la sua conformità alle regole di concorrenza dell’UE”.
Amazon, ricorda la stessa Commissione, ha un duplice ruolo come piattaforma: vende prodotti sul suo sito web come rivenditore e fornisce un mercato in cui i venditori indipendenti possono vendere i prodotti direttamente ai consumatori. Quando fornisce un mercato per i venditori indipendenti, Amazon raccoglie continuamente dati sull’attività sulla sua piattaforma. Nell’ambito della sua indagine approfondita, la Commissione dichiara che esaminerà in primis gli accordi standard stipulati tra Amazon e i venditori del mercato, che consentono alle attività al dettaglio di Amazon di analizzare e utilizzare i dati dei venditori terzi. In particolare, la Commissione si concentrerà sulla questione se e come l’uso dei dati accumulati sui venditori sul mercato da parte di Amazon in qualità di rivenditore incida sulla concorrenza. Poi l’Antitrust Ue valuterà anche il ruolo dei dati nella selezione dei vincitori della “Buy Box”, strumento che consente ai clienti di aggiungere direttamente i prodotti di un rivenditore al loro carrello. “Vincere la buy box – sottolinea la Commissione – sembra essenziale per i venditori del marketplace, perché la maggior parte delle transazioni passa attraverso questa funzione.
UNC: “Si accertino eventuali abusi”
“Si faccia subito chiarezza e si accertino eventuali abusi” così afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando la notizia dell’indagine aperta dalla Commissione Ue su Amazon. “Già l’Antitrust italiano ha avviato nell’aprile 2019 un procedimento istruttorio per accertare se vi è un abuso di posizione dominante. L’Authority italiana vuole stabilire se i criteri in base ai quali si posiziona l’offerta di un venditore nelle pagine dei risultati sono chiari, trasparenti ed equi e vi è effettiva parità di accesso tra le aziende” prosegue Dona. “E’ importante che il consumatore possa confrontare tutte le offerte e che il ranking dei risultati durante la ricerca di un prodotto non dipenda dai vantaggi di Amazon ma da un confronto competitivo basato sui meriti, sia rispetto alla qualità e convenienza del bene venduto sia rispetto all’affidabilità e serietà dell’azienda che lo vende” conclude Dona.
Anche il Codacons plaude all’apertura dell”indagine da parte della Commissione Ue su Amazon. “Finalmente l’Antitrust Ue accende il suo faro sul colosso dell’e-commerce per fare chiarezza sulle pratiche messe in atto dalla società – spiega il presidente Carlo Rienzi – Attendiamo l’esito dell’indagine e, se saranno accertate irregolarità con ripercussioni sul fronte della concorrenza tra venditori e quindi degli utenti finali fruitori dei servizi Amazon, siamo pronti ad intentare cause risarcitorie contro l’azienda sia per conto dei consumatori che hanno acquistato sul noto portale online, sia dei venditori eventualmente danneggiati da pratiche scorrette” – conclude Rienzi.