Anche Amazon cambia rotta su smart working: flessibilità totale per il lavoro da casa
Lavoro da casa per sempre. Amazon apre a una svolta sul fronte smart working ricalibrando le precedenti indicazioni che prevedevano il ritorno in ufficio per i propri dipendenti per tre giorni a settimana a partire da gennaio 2022. Il colosso dell’ecommerce, riconoscendo la complessità in corso della pandemia, adesso ha deciso di adottare un approccio più flessibile.
Amazon ha annunciato sul suo blog che consentirà ai singoli direttori di decidere con quale frequenza i loro team possono lavorare in remoto. “Ci aspettiamo che ci saranno team che continueranno a lavorare principalmente in remoto, altri che lavoreranno in una combinazione di remoto e ufficio, e altri ancora che decideranno che i clienti sono meglio serviti con il team che lavora principalmente in ufficio”, afferma il nuovo ceo di Amazon, Andy Jassy, in una mail ai dipendenti che l’azienda ha condiviso online.
Amazon specifica che la maggior parte dei team avrà bisogno di alcune settimane per sviluppare e comunicare i rispettivi piani. Una volta che saranno pronti, Amazon anticipa che condivideranno i dettagli prima del 3 gennaio, che è la data che la società aveva precedentemente fissato per il ritorno dei dipendenti in ufficio.
Amazon annovera oltre un milione di dipendenti in giro per il mondo, la decisione non riguarda le mansioni legate a logistica, magazzini e consegne, dove il lavoro in presenza è strettamente necessario. Invece ammontano a circa 50 mila unità i dipendenti della sede di Seattle, principale destinataria della decisione.
Le mosse delle altre big Usa
Tra i colossi tech statunitensi, un mese fa Microsoft ha annunciato il rinvio a tempo indeterminato della riapertura dei suoi uffici. Anche Facebook e Airbnb non prevedono rientri in ufficio, mentre Twitter e LinkedIn lasceranno la scelta ai dipendenti, permettendo loro di lavorare da qualsiasi posto.