‘Aprite un conto, e vi daremo carne di maiale’. Così le banche in Cina mentre infuria peste suina africana
Carne di maiale in cambio di un conto aperto presso la nostra banca. E’ l’ultima moda lanciata dalle piccole banche cinesi che, stando alle indiscrezioni riportate dall’SCMP, avrebbero sfornato un’idea non tanto diversa da quella che venne lanciata sette anni fa dalla banca spagnola in crisi Bankia: un telo da spiaggia di SpiderMan ai clienti capaci di risparmiare sui loro conti 300 euro al mese.
Bankia, che nel 2012 rappresentava il 10% dei depositi bancari spagnoli, aveva per la precisione lanciato la promozione a favore di quei giovani che fossero stati capaci di risparmiare 300 euro entro la fine del mese, offrendo anche un’altra occasione: quella di consentire agli stessi clienti di partecipare a una lotteria per vincere un viaggio a New York per ogni 50 euro risparmiati.
Vista la dilagante crisi “pig ebola”, ovvero della peste suina africana (provocata dal virus ASFV), che sta falcidiando la produzione di carne di maiale, piccole le banche cinesi – in crisi di liquidità e alle prese con la tempesta perfetta, fatta di tassi in discesa e di un sostegno minore da parte del governo di Pechino rispetto ai tempi passati – hanno avuto un’idea brillante, almeno in apparenza, per veder crescere l’ammontare dei loro depositi. La peste suina ha decimato infatti l’offerta di carne suina in Cina, ma non solo.
Tanto che è stato lo stesso presidente dell’Associazione nazionale tedesca dell’industria delle carni a riferire di recente al quotidiano Bild che il 2020 potrebbe essere caratterizzato da un rialzo dei prezzi significativo delle salsicce e di prodotti simili.
Mentre si cerca disperatamente un vaccino che possa debellare la peste suina, esplosa in Cina nell’agosto del 2018, il male si sta espandendo nel Sud est asiatico e nell’Europa dell’est. In Cina, dove la carne di maiale è la più consumata, i prezzi sono volati del 110% nel mese di agosto, a causa della scarsità dell’offerta, dopo il balzo del 101% di ottobre.
Raccapricciante e drammatica l’immagine riportata dalla BBC di un fiume della Corea del Sud, diventato rosso del sangue di 47.000 suini, abbattuti su disposizione delle autorità governative, nel tentativo di fermare il diffondersi del virus.
Per ora, l’iniziativa cinese sembra star funzionando, soprattutto se si considera la popolarità della carne di maiale.
Tra l’altro si segnala che ai clienti che hanno depositato lunedì scorso una somma pari o superiore a 10.000 yuan (l’equivalente di 1.430 dollari Usa) in un conto a tre mesi presso la Linhai Rural Commercial Bank di Duqiao, nella provincia di Zhejiang, verrà consentito di partecipare a una lotteria per vincere una porzione di carne di maiale che va da 500 grammi a diversi chili.
“I soldi sono ancora miei, e l’interesse è giusto. Se poi ricevo un po’ di carne di maiale in più, sono contenta”, ha detto una cliente della banca, stando a quanto riportato da Metropolitan Express, che ha depositato 20.000 yuan, l’equivalente di 2.900 dollari.
Tuttavia un articolo di Zerohedge commenta la notizia scrivendo che, “sfortunatamente, la cliente non è riuscita a capire che ogni banca che sta ricorrendo a questo espediente per aumentare i propri depositi (so tratta soprattutto di quelle piccole) probabilmente non vivrà ancora a lungo: di conseguenza, il risultato finale sarà che questi depositi verranno azzerati nel corso delle prossime settimane.
Per ora i clienti – inconsapevoli, probabilmente, anche del buco di liquidità di queste piccole banche che ammonta a 400 milioni di dollari -credono di aver fatto un affare, in un paese in cui la peste suina africana ha ucciso più di 100 milioni di maiali.