Attenzione all’immobiliare, per BG Saxo c’è il rischio di una nuova crisi mutui subprime
Attenzione al mercato immobiliare nei prossimi mesi, perché una sua frenata potrebbe avere ripercussioni pesanti, innescando una nuova crisi, stile mutui subprime del 2007. A lanciare l’avvertimento è il centro studi di BG Saxo, che guarda soprattutto al mercato degli immobili commerciali: “Analogamente a quello a cui abbiamo assistito durante la crisi finanziaria globale del 2007, anche la prossima crisi potrebbe essere innescata dai mutui subprime – avverte l’esperta Althea Spinozzi – Tuttavia, è più probabile che parta dagli immobili commerciali piuttosto che da quelli residenziali”. Ovvero negozi, alberghi e uffici, vuoti a causa della pandemia e la cui domanda potrebbe rallentare nei prossimi mesi.
A seguito delle restrizioni imposte dai governi al fine di contenere la diffusione del Covid-19, stanno aumentando le insolvenze dei titoli garantiti da asset commerciali. Secondo Trepp, società leader tra i provider di dati nel settore dei mutui cartolarizzati, il numero di insolvenze dei CMBS (Commercial Mortgage – Backed Securities) e i tassi di Special Servicing (i tassi applicati dai fornitori di servizi di ristrutturazione del debito) stanno già raggiungendo i livelli massimi osservati durante la crisi finanziaria del 2007. “È necessario aspettare qualche mese per poter capire meglio se tali attività commerciali siano effettivamente in grado di ripagare i propri debiti – sottolineano da BG Saxo. Perché, anche se sembrerebbe che i tassi di insolvenza stiano diminuendo dal precedente picco di luglio, nella realtà dei fatti, sono state concesse alcune eccezioni su molti prestiti, il cui giudizio non è stato quindi aggiornato ad “insolvente” nonostante questi continueranno ad essere gestiti dalle società di Special Servicing. “Pertanto, i dati che possono essere osservati nel seguente grafico potrebbero essere, nella realtà, anche peggiori di quanto mostrato, a causa dell’ “occultamento” di elementi di insolvenza”.
Le insolvenze dei titoli garantiti da asset commerciali potrebbero causare grosse perdite per molte istituzioni finanziarie, soprattutto fondi pensione e compagnie assicurative. “Purtroppo, non siamo stati in grado di identificare i possessori dei CMBS che sono stati impattati direttamente dagli effetti della pandemia, ma abbiamo identificato le società americane che detengono la maggiore quota di CMBS in generale. In questo modo, è possibile avere una panoramica di quelle che potrebbero essere le società che potrebbero essere maggiormente colpite da un incremento delle insolvenze sui mutui relativi agli immobili commerciali”, affermano. Ebbene, negli Stati Uniti, tra le 10 società che detengono la maggiore quota di CMBS (Commercial Mortgage – Backed Securities), 7 sono fondi pensione e compagnie assicurative, il che significa che i piani pensionistici potrebbero essere i primi a soffrire, avvertono da BG Saxo.