Auto: giugno positivo per mercato europeo (+ 5,1%), ma Fca frena (solo Jeep brilla)
Giugno positivo per il mercato dell’auto in Europa. Non per Fiat Chrysler Automobiles (Fca), che ha registrato un calo delle vendite e della quota di mercato. Questa mattina è arrivato, come di consueto, l’aggiornamento mensile sull’andamento del mercato dell’auto europeo per il mese di giugno da parte dell’Acea. Secondo i dati snocciolati dall’associazione che raggruppa le case automobilistiche del Vecchio continente, nell’Unione Europea più le nazioni aderenti all’Efta (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) sono state immatricolate 1.618.985 autovetture, con un incremento del 5,1%.
“Questo risultato importante è stato ottenuto nonostante che in molti mercati nazionali si sia prodotta una situazione di incertezza tra il pubblico determinata dalle notizie su limitazioni alla circolazione delle auto diesel già adottate o in cantiere”, commenta il Centro studi Promotor (Csp). Anche il primo semestre dell’anno è stato archiviato con un saldo positivo: 8.695.785 autovetture e una crescita sullo stesso periodo dell’anno precedente del 2,8%, crescita non elevata ma con basi solide in quanto dei 30 paesi dell’area UE+Efta ben 22 sono in crescita.
“Nel complesso, il mercato europeo dell’auto gode di buona salute e sta assorbendo senza eccessivi contraccolpi gli effetti della messa in stato d’accusa del diesel anche per interessi diversi da quelli dell’ecologia. Gli automobilisti si stanno rivelando più saggi dei governanti nazionali e locali e gestiscono la pretesa “emergenza diesel” con saggezza”, dichiara Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor.
Guardando ai singoli mercati, quello più effervescente tra i cinque maggiori è stato quello spagnolo che ha registrato incrementi dell’8% a giugno e del 10,1% nel primo semestre. Il Regno Unito è invece il mercato in calo (-3,5% in giugno; -6,3% nel semestre), ma i livelli di immatricolazioni sono in assoluto elevati in quanto, dopo il record toccato nel 2016, il mercato è stato interessato da una fase di assestamento e da interventi di carattere fiscale che non hanno favorito la domanda. L’Italia, infine, con un calo del 7,3% in giugno e dell’1,4% nel primo semestre sta vivendo una fase di consolidamento dopo tre anni di crescita sostenuta e in vista di un nuovo balzo verso i livelli ante-crisi atteso per il 2019.
Fca, non basta Jeep per chiudere giugno in positivo
Nonostante la nuova significativa performance messa a segno dal marchio Jeep, il gruppo Fca ha archiviato il mese di giugno con segno negativo in Europa. Le immatricolazioni hanno infatti mostrato un calo del 2,6% a 104.102 unità. In flessione anche la quota di mercato che è scesa al 6,4% contro il 6,9% di un anno prima. In giugno il gruppo ha segnalato l’aumento delle vendite in Francia (+30,8% in un mercato che cresce del 9,2%) e in Spagna (+14,6% rispetto al +8% del mercato). Nel primo semestre dell’anno le vendite di Fca sono state pari a 596.800 e la quota è del 6,9 per cento.
È ancora una volta il marchio Jeep a brillare nella galassia Fca. A giugno sono state immatricolate oltre 16 mila vetture, il 72,1% in più rispetto all’anno scorso, con una quota all’1% contro lo 0,6% di giugno 2017. Le vendite del brand Fiat sono invece scese del 9,5% a 74.847 vetture (la quota è del 4,6%), mentre Alfa Romeo ha segnato un -8,2% a 8.419 unità, e Lancia/Chrysler ha perso il 14% a 4.001 unità.