Banca mondiale rivede al ribasso crescita PIL: si rischia un “decennio perso”
Nello scenario peggiore l’economia si contrarrà ancora con il rischio di un “decennio perso” con una crescita “deludente” per i prossimi anni. Così scrive nero su bianco la Banca mondiale nel rapporto semestrale Global Economic Prospects sulle prospettive economiche globali in cui si avverte come gli scenari di ripresa «restano modesti se i responsabili politici non agiscono con decisione per contenere la pandemia e attuare riforme favorevoli agli investimenti», avverte Washington, che sottolinea come «prospettive a breve termine restano altamente incerte».
Le previsioni della Banca mondiale
Nel dettaglio, la Banca mondiale rivede al ribasso le stime di crescita del Pil mondiale che quest’anno crescerà del 4% invece del 4,2% previsto. Lo scenario più pessimistico – caratterizzato da un continuo aumento delle infezioni da Covid-19 e ritardo nei vaccini – prevede una crescita di solo l’1,6% nel 2021, mentre lo scenario più ottimistico – contenimento della pandemia e accelerazione delle vaccinazioni – suggerisce una crescita di quasi il 5%.
Prima della pandemia, la banca di Washington prevedeva che la crescita potenziale globale tra il 2020 e il 2029 sarebbe rallentata a una media annuale del 2,1%, dal 2,5% del decennio precedente, a causa dell’invecchiamento della popolazione e della minore crescita della produttività, proiezione scesa oggi all’1,9%.
Ma la ripresa sarà differenziata da continente a continente. Così gli Stati Uniti ora dovrebbero espandersi del 3,5%, in calo dal 4% delle previsioni di giugno della banca, mentre l’area dell’euro dovrebbe crescere del 3,6%, in calo dal 4,5%.