BRI, banca banche centrali lancia allarme: con derivati debito globale nascosto per $14 trilioni
Aziende che sono state in grado di prosperare grazie al denaro facile garantito dalle banche centrali; azioni e bond saliti oltre il livello avallato da fondamentali. La BRI – Banca dei Regolamenti Internazionali – si chiede in un bollettino che affronta proprio la calma dei mercati finanziari in che condizione verseranno gli asset e anche le imprese, quando la spina della politica monetaria accomodante sarà staccata.
Claudio Borio, responsabile economista presso l’istituto prevede che, quando i tassi inizieranno a salire, sia i mercati che le aziende saranno a rischio, e sottolinea che la la calma attuale dei mercati può essere spiegata solo con l’intervento delle banche centrali.
Le parole di Borio devono essere inquadrate nel contesto in cui sono contenute, ovvero nell’ultimo bollettino del BRI, da cui emerge anche un dubbio inquietante: quello secondo cui è possibile che dal conteggio del debito globale manchi una somma di ben $14 trilioni.
Nel report “FX swaps and forwards: missing global debt?”, l’istituto, noto per essere anche la banca delle banche centrali, ricorda che diverse istituzioni non bancarie e al di fuori degli Usa possiedono ingenti somme di denaro in dollari non riportate a bilancio, attraverso strumenti di forex swaps e forex forwards.
La BRI va avanti e calcola quali sarebbero i bilanci reali, se la contrazione di prestiti attraverso tali strumenti derivati venisse contabilizzata, e arriva alla conclusione di scrivere che ci sarebbe un valore pari “o superiore ai $10,7 trilioni di debito in dollari in bilancio”, potenzialmente fino a $13-14 trilioni.
Una mole di debito nascosto, in quanto non appare sul bilancio. Così la BRI spiega:
“Ogni giorno, vengono chiesti in prestito ed erogati trilioni di dollari in diverse valute. Molti accordi avvengono sul mercato cash, attraverso l’erogazione di prestiti e l’emissione di strumenti finanziari. Ma strumenti di debito simili alle obbligazioni vengono creati anche con i contratti derivati sul forex, soprattutto attraverso i forex swap. Soltanto nel caso del dollaro Usa, ogni giorno vengono scambiati contratti da trilioni di dollari. E nessuno riesce a individuare queste somme sui bilanci. Si tratta, di fatto, di un debito nascosto“.
La domanda da 1 trilione di dollari
Ma la BRI non si ferma qui e parla di una “domanda da un trilione di dollari”: quella del perchè l’inflazione rimane testardamente bassa, nonostante la ripresa della crescita globale e i continui stimoli monetari.
Tanto che Borio scrive testualmente che sembra di essere in una situazione da “Aspettando Godot”, una situazione dunque da teatro dell’assurdo se si pensa a tutta la liquidità iniettata dalle banche centrale e all’inflazione che, se non latitante, rimane decisamente al di sotto dei target per cui tutte le misure sono state varate.