CBDC, Cina avanti. L’annuncio di JD.com, prima piattaforma online ad accettare yuan digitali
CBDC, ovvero monete digitali emesse dalle banche centrali. Dalle chiacchiere si passa ai fatti, sicuramente in Cina, tanto che alcuni ritengono che il 2020 sarà ricordato nella storia come l’anno che ha inaugurato l’inizio di una nuova era finanziaria: l’anno in cui si è iniziato a parlare di queste valute in modo serio per la prima volfra in assoluto.
La Cina, come al solito, è avanti: lo dimostra l’annuncio arrivato da JD.com, colosso cinese dell’e-commerce, diventato la prima piattaforma online ad accettare gli yuan digitali, ovvero le monete digitali emesse dalla banca centrale cinese, la People’s Bank of China.
Per la precisione, un ammontare totale di 20 milioni di yuan, l’equivalente di 3 milioni di dollari, sarà lanciato come premio di una lotteria di JD.Com.
Stando a quanto risulta da un post, su WeChat, pubblicato da JD Digits, la divisione di fintech di JD.com, chi vincerà alla lotteria riceverà via APP un cosiddetto pacchetto rosso, che conterrà 200 yuan in versione digitale. In tutto, in lizza ci sarà un centinaio di migliaia di pacchetti rossi.
Non è la prima volta che la Cina distribuisce una quantità significativa di yuan digitali. A ottobre, infatti, sono stati 10 milioni gli yuan digitali distribuiti ai cittadini cinesi, sempre tramite una lotteria.
Lo yuan digitale, a tutti gli effetti una CBDC (central bank digital currency), fa parte di un progetto della People’s Bank of China che prende il nome di “Digital Currency Electronic Payment or DCEP”: c’è da dire che le autorità cinesi sono abbastanza restie a parlare di questo piano.
Vale la pena ricordare che le CBDC non sono né come le criptovalute in stile Bitcoin, né come Libra, la moneta digitale di Facebook. E questo perchè, per l’appunto, sono emanate e controllate da una banca centrale. Il Bitcoin, giusto per fare un esempio, è una valuta decentralizzata, il che significa che non è né controllato né emesso da una entità singola. Per quanto la Cina si metta sempre in evidenza per essere avanti, tanto che Pechino ha annunciato il lancio di una sua propria valuta nazionale digitale anni fa, ci sono comunque altri paesi che hanno varato i loro piani sul lancio delle loro CBDC.
Le Bahamas, per esempio, hanno lanciato i CBDC noti come “Sand Dollar” , mentre il governatore della banca centrale del Libano ha reso noto che il paese si sta preparando per lanciare una valuta digitale nel 2021. E, per avere un’idea di quanto il fenomeno sia in continua espansione, vale la pena ricordare che la BRI -Banca dei Regolamenti internazionali o anche banca delle banche centrali – ha comunicato all’inizio dell’anno che l’80% delle banche centrali mondiali “ha già iniziato a concettualizzare e lanciare ricerche per il potenziale delle CBDC”.
Occhio in Europa a quanto ha detto di recente anche dalla numero uno della Bce, Christine Lagarde, che si è mostrata tra l’altro bullish sull’avvento di un euro digitale.
“Non stiamo facendo alcuna corsa per essere i primi. E non crediamo che un euro digitale diventerà un sostituto del contante. Sarà complementare al cash”, ha precisato, smorzando i timori di chi, e in Italia sono molti, teme lo spettro dell’abolizione del contante. In base a quanto detto da Lagarde, un euro digitale potrebbe essere lanciato entro il 2025.
E sull’utilità delle CBDC in generale si è espresso tra gli altri Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, sottolineando come le valute ufficiali emesse dalle banche centrali potrebbero diventare l’arma nucleare finale contro la deflazione.