Clima d’incertezza sui mercati: politica Usa e l’avanzata di Covid agitano le Borse (Piazza Affari compresa)
I mercati europei continuano a percorrere la strada dei ribassi anche oggi in un clima d’incertezza dettato dall’evoluzione del Covid e dai timori di nuove eventuali misure di contenimento e dai colloqui tra democratici e l’amministrazione Trump sul nuovo atteso piano di stimolo fiscale. Sin dai èrimi minuti di contrattazioni gli indici del Vecchio continente hanno imboccato la strada dei cali, con il Dax di Francoforte che cede quasi l’1,4% e il Cac40 che lascia sul terreno lo 0,9 per cento. Giù anche il listino londinese Ftse 100 che indietreggia dello 0,8 per cento. Debolezza anche a Piazza Affari che viaggia sotto la soglia dei 19mila punti e ora mostra un calo di circa l’1% a 18.898 punti circa. Tutti segni meno sul Ftse Mib, fatta eccezione per Campari (+1,3%).
L’impennata dei contagi
In Europa l’avanzata della seconda ondata si intensifica in molti paesi. Ieri l’Italia ha riportato un nuovo record di contagi da Covid superando la soglia dei 15 mila nuovi casi (15.199). Contagi record anche in Germania oltre il muro degli 11 mila. Le nuove misure restrittive messe in campo da governi centrali e locali rischiano di frenare bruscamente l’attività economica. “Se non altro, mentre Italia e Germania insieme a Olanda, Belgio, Austria sono nel pieno dell’esplosione, i paesi colpiti per primi stanno iniziando a ottenere risultati. La Spagna ha casi e ospedalizzazioni in modesto calo, la Francia ha visto il picco di casi (per ora) 5 o 6 giorni fa e ha percentuali di infetti su tamponi in calo, e nel Regno Unito la crescita sta rallentando”, commenta Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr, secondo il quale “è possibile che nel corso delle prossime settimane anche questa ondata in Europa venga messa progressivamente sotto controllo”. Sersale sototolinea però che “nel breve le misure di contenimento sono destinate ad aumentare e diventare più pervasive, e c’è comunque l’incognita del clima, e del fatto che con ogni probabilità le autorità si rifiuteranno di fare lockdown come quelli operati a marzo”.
Il peso dell’instabilità politica Usa
Una incertezza politica che pesa anche su Wall Street che ieri ha chiuso la seduta all’insegna della debolezza proprio sulla crescente attesa che un accordo tra Democratici e Repubblicani che con molta probabilità non verrà strappato prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre. Stamattina però sembra però serpeggiare un certo ‘scetticismo’ come testimoniano le deboli performance delle Borse asiatiche (che pagano anche le stime dell’Fmi che ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita dell’Asia, prevedendo una contrazione del Pil, quest’anno, del 2,2%) e l’avvio in calo degli indici europei. Oggi i fari tornano ad accendersi anche sulle elezioni Usa in attesa del secondo dibattito tra il presidente Usa, Donald Trump, e lo sfidante Joe Biden.
C’è un altro elemento che gli investitori non perdono di vista ed è quello della stagione degli utili che sta muovendo i primi passi anche in Europa. Per gli Stati Uniti oggi sotto la lente di numeri di Tesla che ieri ha sorpreso con un risultato di bilancio, relativo al terzo trimestre, che sancisce il “migliore trimestre della sua storia”, come dice lo stesso AD e fondatore Elon Musk.
A livello macro, l’agenda prevede le decisioni della banca centrale turca sui tassi. Per gli Stati Uniti in primo piano le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione ma anche il leading index di settembre. Prima dell’avvio delle contrattazioni, è stata pubblicata la fiducia dei consumatori in Germania. Secondo il sondaggio Gfk per il mese di novembre, la fiducia dei consumatori tedeschi si è attestata a -3,1 rispetto ai -1,6 punti della passata rilevazione (dato rivisto da -1,7). Gli analisti si aspettavano un dato pari a -3.