Coinbase pronta per Wall Street. Cosa attendersi dall’IPO più attesa dei prossimi mesi
Valutazione da record per Coinbase, la società che gestisce la piattaforma dove è possibile scambiare tutte le criptovalute che hanno corso legale in 32 paesi del mondo. Ancora prima di approdare a Wall Street, Coinbase è stato valutato a 77 miliardi di dollari, sulla base della negoziazione delle azioni private della società su un mercato secndario.
Coinbase si prepara alla quotazione in Borsa
Quella di Coinbase, fondata nel 2012 da Brian Armstrong e Fred Ehrsame che ha raggiunto i 303 dollari per azione e che secondo il suo sito web vanta “più di 25.000 milioni di dollari di asset sulla piattaforma e oltre 320.000 milioni di dollari di volume totale scambiato, è destinata a diventare la prossima grande Ipo del “fintech” grazie ad una quotazione diretta, con un aumento considerevole rispetto alla sua prima settimana di negoziazione che la vedeva attestata sui 200 dollari per azione.
In molti pensano che Coinbase, forte di questi numeri, possa accelerare la quotazione in Borsa, entro fine marzo o al massimo entro il secondo trimestre di quest’anno. Le speranze per la quotazione di Coinbase sono alte all’interno della comunità cripto, soprattutto perché il prezzo del Bitcoin continua a superare i 50.000 dollari. Solo una piccola parte delle azioni di Coinbase in circolazione è disponibile per lo scambio sul mercato secondario, il che significa che la sua valutazione potrebbe variare una volta che l’azienda diventerà “pubblica” nel corso del 2021. In ogni caso la quotazione potrebbe diventare un caso di successo. Secondo Olaf Carlson-Wee, amministratore delegato di Polychain Capital – società di investimenti “cripto” che ha investito per la prima volta in Coinbase nel 2017 – si va verso una quotazione da cento miliardi di dollari considerando che la fedele base di clienti della società di San Francisco avrà un ruolo positivo determinante.