Criptovalute: Portogallo ultimo paradiso per tassazione 0% su Bitcoin. In Italia in arrivo alcuni cambiamenti
E’ stata ribattezzata “Bitcoin Family” la famiglia olandese di cinque persone, i Taihuttus, che ha trascorso gli ultimi cinque anni viaggiando in 40 paesi diversi e alla fine ha deciso di mettere radici in Portogallo, il paradiso fiscale per le criptovalute per eccellenza in Europa. A raccontare la loro storia la Cnbc sottolineando che il patriarca della famiglia, Didi Taihuttu, ha scelto il Portogallo per sistemarsi perché è uno degli ultimi paesi in Europa con una tassa dello 0% sul bitcoin, una destinazione troppo allettante da ignorare. Nel 2017, Taihuttu, sua moglie e i suoi tre figli hanno liquidato tutto ciò che possedevano, vendendo una casa molto ampia e praticamente tutti i loro beni terreni per bitcoin e una vita da nomadi. Questo accadeva quando il prezzo del bitcoin era intorno ai 900 dollari. La più grande criptovaluta del mondo è attualmente scambiata intorno ai 41.000 dollari dopo aver raggiunto un picco di circa 69.000 dollari a novembre. Taihuttu, il 43enne padre di tre figli dice di salvaguardare la cripto fortuna della famiglia in caveau segreti in quattro diversi continenti, quindi presumibilmente, la loro quota di criptovalute è abbastanza sostanziale da far sì che valga la pena volare attraverso il mondo per riscattare il loro denaro decentralizzato.
E mentre il Portogallo diventa un paradiso fiscale per le criptovalute, in Italia entra in vigore il decreto che applicherà norme più restrittive rispetto alle direttive Ue assimilando gli exchange di valute virtuali ed i prestatori dei servizi di custodia ai money transfer e alle società di mediazione creditizia, che dovranno dunque iscriversi all’OAM (Organismo degli agenti e mediatori). Nasce al contempo una sorta di anagrafe delle criptovalute sia per le operazioni sia per i gestori. I dati delle operazioni con i saldi delle transazioni, saranno trasmesse trimestralmente al ministero dell’economia Mentre per chi opererà in Italia sarà obbligatoria l’iscrizione nel registro della valuta gestito dall’Oam (organismo agenti e mediatori). Chi non adempie all’obbligo non potrà operare in Italia e rischia fino all’oscuramento del sito. Il censimento degli operatori, persone fisiche e società italiane e sopratutto straniere (il 90% del mercato è straniero), partirà 90 giorni dopo l’entrata in vigore del decreto del ministero dell’economia che istituisce il registro, firmato da Daniele Franco ministro dell’economia, e in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In conseguenza della notizia della firma del Decreto, la divisione Crypto Consulting di Soluzione Tasse, tra le pochissime realtà in Europa capaci di assistere, con una consulenza contabile, fiscale e normativa, anche aziende e privati che hanno deciso di investire o utilizzare le criptovalute, ha visto un aumento del +250% di richiesta di consulenza.